Saint-Etienne, il presidente Caïazzo sul caso Mounier: "Non ci vergogniamo del dietrofront"

"I nostri colori non saranno mai i tuoi": era stato accolto così Anthony Mounier dai tifosi del Saint-Etienne al momento della chiusura della trattativa per il suo trasferimento dal Bologna. Il motivo? L'esterno classe '87 ama il Lione e proprio negli anni scorsi aveva parlato male della squadra verde, rivale storico dell'OL.

Poi, però, è arrivato il clamoroso dietrofront. Il famoso striscione esposto dai tifosi al centro sportivo di L'Etrat, infatti, ha convinto la società francese a fare un passo indietro. Il giocatore alla fine è passato all'Atalanta, in prestito proprio dal Saint-Etienne. Una settimana dopo a parlare è il presidente del club Bernard Caïazzo, spiegando la scelta di annullare il trasferimento: "Nella vita non bisogna vergognarsi di fare un passo indietro. Sono soddisfatto della decisione che è stata presa. Non sapevo delle dichiarazioni che aveva fatto, ora lui è all'Atalanta ed è quello che voleva. Quando abbiamo scoperto le sue vecchie dichiarazioni lui ha voluto spiegarsi coi tifosi, ma loro non lo hanno voluto. Poi abbiamo deciso tutti insieme di fare quello che è era il meglio per calmare tutto".

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