Chi è Ryan Mason, per la seconda volta nuovo allenatore del Tottenham a soli 31 anni
Nel 2021 l’esonero di José Mourinho, due anni dopo l'esonero prima di Conte, poi del suo secondo Stellini, ma si è tornati di nuovo al punto di partenza: sarà Ryan Mason a guidare da allenatore il Tottenham nelle ultime battute di campionato.
L'ex centrocampista proprio del club londinese si è ritirato prematuramente dal calcio giocato quasi 5 anni fa e arrivò a guidare la prima squadra, dopo la trafila delle giovanili, a soli 29 anni. Adesso, gli è stata riproposta di nuovo la stessa sfida, in seguito alle prestazioni non ottimali del club sotto la gestione di Conte e Stellini.
Dagli esordi al grave infortunio
Ryan Mason ha il Tottenham nel sangue. Cresciuto nelle giovanili degli Spurs, ha debuttato con la prima squadra all’età di 17 anni in Coppa UEFA. Quindi una serie di prestiti in giro per l’Inghilterra tra Yeovil, Doncaster, Millwall e Swindon Town con una breve parentesi anche in Francia al Lorient. Lui, centrocampista centrale che poteva ricoprire sia il ruolo di mezz’ala che di trequartista, tornò al Tottenham nel 2014 facendo anche il suo esordio in Premier League contro l’Arsenal. Due anni più tardi, dopo 66 partite e 4 gol con la prima squadra degli Spurs, venne acquistato dall’Hull City. Prezzo del cartellino 15,4 milioni di sterline, ad oggi ancora l’acquisto più caro della storia del club. Quello fu però l’inizio della fine della carriera di Ryan Mason.
Il 22 gennaio 2017, nella partita di Premier League contro il Chelsea, Mason riportò un trauma cranico a seguito di uno scontro aereo con Gary Cahill. Dalle prime visite, i medici non esclusero danni permanenti a livello neurologico. Dopo un’operazione chirurgica e un calvario di consulti lungo 13 mesi, la decisione di porre fine alla carriera da giocatore. Un ritiro a 26 anni “mai accettato”, come dichiarò lui stesso in un’intervista alla BBC un anno più tardi. Quella fu la precoce fine della carriera di Mason, che l’aveva anche portato ad esordire con la nazionale inglese in una partita giocata contro l’Italia a Torino nel 2015.
La seconda vita di Ryan Mason
Fu proprio la squadra della sua vita a regalare a Ryan Mason una seconda possibilità. La dirigenza del presidente Levy già nel 2018 gli affidò un ruolo nello staff tecnico del club, dove arrivò a proporre l’abolizione del colpo di testa nelle categorie giovanili. Quindi, in due anni il rapido passaggio dalla UEFA Youth League con l’U19 all’U23. A soli 29 anni e a tre stagioni dal ritiro, il compito di sostituire Mourinho ed essere il più giovane allenatore di tutti i top club europei. La scelta di affidargli la panchina della prima squadra del Tottenham rappresenta l'attesa seconda chance nella carriera del classe 1991, quasi una ricompensa per tutte le sofferenze vissute. Adesso starà a lui ripagare la fiducia della società.
Alla fine della stagione, poi, lasciò il posto di allenatore del Tottenham a un altro portoghese, Nuño Espirito Santo, che però durò poco. Gli Spurs optarono dunque per Antonio Conte, con l'allenatore leccese che aveva lasciato l'Inter dopo un biennio in cui aveva riportato lo scudetto a Milano, sponda nerazzurra, dopo ben 11 anni dall'ultima volta. In un anno e mezzo, però, i risultati ottenuti non sono stati ottimali: così è arrivato l'esonero di Conte e l'incarico ad interim per il suo secondo di sempre, Cristian Stellini, adesso però esonerato anche lui dopo poche giornate. A distanza di due anni, quindi, la storia si ripete: Ryan Mason è diventato per la seconda volta allenatore ad interim del suo Tottenham, con l'augurio di portarlo quanto più in alto è possibile in queste battute finali di Premier League.
A cura di Tommaso Mangiapane e Lorenzo Gentile