Prospettive presenti e future: il Sassuolo riparte da Flavio Russo
Sassuolo-Cesena. 6 i minuti impiegati da Flavio Russo per segnare dopo essere entrato in campo. Una rete dai tanti significati. La prima tra i professionisti, i primi tre punti della squadra di Grosso in questa Serie B. Ma non solo. Per comprenderne il significato serve fare un passo indietro di qualche mese. Bisogna tornare allo scorso maggio. A distanza di qualche giorno il mondo neroverde era diviso tra l’amarezza della retrocessione in Serie B e la gioia per lo Scudetto vinto dalla Primavera. Un successo guidato da quel ragazzo classe 2004 che con il numero 91 il 25 agosto successivo regalerà la prima vittoria in campionato. Un segno. Un ponte tra quello che è stato e quello che sarà, o comunque potrebbe essere. Un ragazzo immagine di quello che il Sassuolo ormai da anni è nel panorama italiano. Una realtà di crescita, costruita su progettualità e talenti italiani. Dai gol… al gol: il Sassuolo riparte da Flavio Russo.
Segni nel tempo
Ecco perché il gol di Flavio Russo raccoglie in sé diversi significati. Rappresenta una prospettiva nuova e promettente alla delusione di qualche mese fa. Una prospettiva partita proprio in quello Scudetto vinto da protagonista e da capocannoniere. Come se in quel trofeo ci fosse già una pagina diversa da cui e con cui ripartire. Una pagina giovane, forte. Di prospettiva, appunto. Un po’ come il progetto di Fabio Grosso, costruito sulla freschezza, su un calcio propositivo, sulle idee.
Un colpo di testa e uno sguardo verso la tribuna: “Faccio i complimenti ai miei compagni della Primavera che hanno vinto la Supercoppa martedì scorso. Sono contento di aver fatto il primo gol in Serie B davanti a loro che erano presenti allo stadio oggi. Io i miei compagni vogliamo sempre dare il massimo per riportare il Sassuolo più in alto possibile”. Chiamalo destino.
Umile e semplice, nel mondo di Flavio
Minuto 59 l’ingresso in campo. Minuto 65 il gol vittoria. Il primo tra i professionisti, il primo con il Sassuolo dei grandi. Non certo quello con la maglia neroverde. Il fil rouge che si muove nella storia di Flavio Russo è quello, per l’appunto, del gol. E non potrebbe essere altrimenti. Il settore giovanile nel Foggia e poi la chiamata del Catania. Un ritorno a casa. L’addio arriva nell’aprile del 2022 con il fallimento del club. Ed è in quel momento che il suo percorso si incontra con quello del Sassuolo. Un destino comune a quello di un altro attaccante: Luca Moro. Un saluto alla famiglia. Flavio si trasferisce da solo. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo umile e semplice. In campo? Un trascinatore, sia come stile di gioco che come riferimento emotivo.
Nella scorsa stagione 34 presenze e 23 gol in campionato, tra regular season e fasi finali. Il titolo di capocannoniere e il premio di MVP. Uno scudetto vinto e un’alternativa offerta al mondo neroverde. Contro il Catanzaro l'esordio tra i professionisti, con il Cesena la prima rete. La missione? "Riportare il Sassuolo il più in alto possibile". Una nuova prospettiva, la prospettiva di Flavio.
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