La ministra dello sport francese: "Fiera della reazione dei giocatori"
Ciò che è accaduto ieri sera al Parco dei Principi rimarrà nella storia. Il quarto uomo si rivolge con termini discriminatori nei confronti di Pierre Achille Webo. Lo staff dell'Istanbul Basaksehir chiede spiegazioni. Il gioco si ferma e non riprenderà più: i giocatori abbandonano il campo in segno di protesta. Un gesto apprezzato dalla Ministra delegata dello Sport francese, Roxana Maracineanu: "Sono fiera della reazione dei giocatori. Recentemente abbiamo visto tanti calciatori prendere posizioni in merito al razzismo, ma non li avevo mai visti reagire in campo".
Secondo la Maracineanu non ci sono dubbi in merito ai termini usati dal quarto uomo: "Sono parole razziste entrate nell'ordine del giorno. Essendo di origini rumene (è nata a Bucarest, ndr) so perfettamente di cosa si tratta. Sono cose che non si possono più sentire al giorno d'oggi".
Un gesto, quello dei giocatori, che l'ha resta entusiasta e contenta: "È bene che gli sportivi prendano posizione in merito a certe questioni. Loro sono un esempio per i giovani. I fatti di ieri sera mi hanno dato l'opportunità di spiegare di nuovo ai miei bambini i principi di non-discriminazione, davanti a una partita di calcio".
Infine, la Maracineanu ha lanciato un messaggio alla UEFA: "È bene fare i cartelloni "No al razzismo", ma penso che si debba anche andare oltre. I giocatori ieri l'hanno fatto: è qualcosa di storico".
Dal canto suo, il Ministro dello Sport rumeno, Ionut Stroe, ha reso nota la posizione del paese, condannando fermamente qualsiasi tipo di parole utilizzate che possane essere state interpretate come di stampo razzista, xenofobo o discriminatorio.