Roma, Smalling: “Essere qui è una sfida, voglio imparare tanto”
Un affaticamento all’adduttore lo ha tenuto finora fuori dai giochi, ma Chris Smalling non vede l’ora di scendere in campo. Il difensore centrale inglese, arrivato alla Roma in prestito secco – e oneroso – negli ultimi giorni di mercato, ha parlato del suo trasferimento in Serie A: “Restare al Manchester United sarebbe stata la decisione più facile, ma adoro le sfide. Roma è una di queste” ha affermato il classe ’89 in un’intervista al Telegraph. “Sono qui per imparare, quando tornerò in Inghilterra avrò qualcosa in più rispetto a tanti altri difensori”.
Smalling si è poi soffermato sul suo rapporto con Solskjaer, allenatore dello United, e sull’arrivo di Harry Maguire, centrale di difesa più costoso della storia – pagato dai Red Devils circa 90 milioni di euro –: “Ho parlato con lui prima che arrivasse Harry, sapevo di essere dietro a lui e a Lindelof. Anche nelle stagioni precedenti ero la terza scelta, ma dopo qualche partita mi ero già preso spazio. Amo le sfide, e quando arriva un nuovo rinforzo nel tuo ruolo devi alzare il tuo livello. Se fossi rimasto avrei accettato tutto ciò, e sono sicuro che avrei giocato un numero di partite adeguato, ma anche la Roma rappresentava una sfida. È l’occasione per imparare a vivere in una cultura diversa”.
Il nuovo centrale difensivo giallorosso, però, ha perso la nazionale: “Sono deluso, ero abituato ad essere convocato con l’Inghilterra. La scelta definitiva però spetta sempre all’allenatore, le mie ambizioni restano le stesse. Il calcio a volte è questione di opinioni, e naturalmente non sono d’accordo con la sua decisione. Spero di tornare un giorno. Con Southgate mi sembra difficile, ma mai dire mai”.
Parentesi, infine, sul tema razzismo: “Le nostre voci devono essere prese in considerazione. Spero che le istituzioni e gli organi calcistici possano essere più vicine ai calciatori, ma già sento che questa coesione stia crescendo. È brutto vedere certe cose pensando che ci sono dei bambini a guardare la tv, il razzismo non deve esistere”.