Roma, Di Francesco: "Schick titolare. Pastore? Non sta ancora bene"
Una Roma che vola in Champions, ma che deve ritrovare la bussola in campionato. Contro la Samp all'Olimpico, domani ore 15, i ragazzi di Di Francesco sono chiamati a trovare una vittoria che manca da ormai quattro giornate.
Queste le parole dell'allenatore giallorosso in conferenza stampa: "La Roma dovrà lavorare di più sull'approccio mentale o su quello fisico? Vanno messi insieme, anche quello tecnico. Bisogna essere completi per andare a cercare questo rendimento che soprattutto in casa non va bene".
Nonostante la vittoria di Champions, Di Francesco deve fare i conti con tanti impegni ravvicinati. "Rispetto a Mosca sicuramente qualcosa cambierà. Ci sono diversi giocatori con tante partite alle spalle: in base all'ultimo allenamento valuterò anche con loro in che condizioni arrivano. La voglia di cambiare tanto non c'è, ma le esigenze di questa gara diventano importantissime per fare risultato contro un avversario che ha ritmo e che ti fa correre".
Una novità di formazione la svela: "Schick e Dzeko? Potrebbero anche giocare insieme, Patrick partirà titolare di sicuro. Edin vedremo come sta". Mentre spiega il caso Pastore. "In tribuna con il CSKA? Non sta ancora bene, anche domani non sarà convocato. Cercherò di recuperarlo per la prossima partita, ma in tribuna può finirci lui come chiunque altro. Voglio sottolinearlo, qui nessuno ha il posto assicurato. Il Flaco deve ritrovare una condizione fisica ottimale, lo aspetto senza forzare i tempi".
Su Kluivert: "Sta crescendo, anche attraverso anche prestazioni meno convincenti. L'ho detto anche alla squadra: in campo scherza un po' meno, cerca di essere più concreto. Ha qualità sia nel dribbling sia nell'attaccare la profondità. Se riesce ad alternare questi movimenti può diventare davvero un giocatore importante. Ha grandi prospettive ma non deve accontentarsi, può darci ancora di più".
Di Francesco manda lo stesso messaggio a El Shaarawy, capocannoniere della Roma in campionato ma ancora senza Nazionale. "Non posso giudicare l'operato dei miei colleghi, Mancini non mi ha mai chiesto di Stephan. Il giocatore ha fatto ottime prestazioni, è cresciuto tanto ma anche lui come Kluivert non si deve accontentare".Quindi su Giampaolo: "Marco è uno degli allenatori che fa questo lavoro con determinate competenze. Si è fatto per strada, ha passato anche dei momenti difficili ma adesso sta meritando di allenare in Serie A. Ho rubato qualcosina anche a lui quando ho cominciato io: è uno di quei profili a cui facevo riferimento per determinate situazioni di gioco".
In Champions ci si torna se si fa bene in campionato. "Questo è il concetto che deve accompagnarci durante ogni partita. Dobbiamo cercare sempre di prevalere sull'avversario quando sappiamo di poterlo fare, un aspetto mentale su cui in campionato bisogna lavorare. Se fa comodo ai ragazzi, prima della Samp farò partire la musichetta della Champions", scherza di Fancesco. "Ma per me tutte le partite vanno approcciate allo stesso modo".