Riise: “Totti il giocatore con più classe con cui abbia giocato"
Un incontro tra amici per raccontare una carriera lunghissima con le maglie di Liverpool, Roma e Fulham e non solo. “Running man” questo il titolo della biografia di John Arne Riise presentato in un pub di Londra insieme ad un folto gruppo dell’AS Roma UK. Un titolo che riassume la sua carriera vissuta di corsa sulla linea laterale del campo.
Un racconto che comincia dalla partita più importante giocata in carriera: “La partita più incredibile ovviamente è stata la finale di Champions League contro il Milan. Alla fine del primo tempo pensavano già di essere a casa. Non stavamo giocando male, ma contro avevano la difesa più forte del mondo. Dentro gli spogliatoi sentivamo il Milan esultare, specialmente Gattuso. Poi siamo rientrati abbiamo segnato e il primo che ho guardato è stato proprio Gattuso che rientrava a testa bassa, da lì ho capito che potevamo farcela”.
Poi sulla Roma: “Arrivato nella capitale scelsi il 17 perché il 6 era ritirato dopo l’addio di Aldair. Fin dall’inizio sedevo vicino a Totti, De Rossi e Mexes negli spogliatoi è stato importante sentire la loro passione per la squadra. La cosa più difficile è stata la lingua. Per fortuna Mexes e De Rossi parlavano inglese”.
“Il cuore dei tifosi della Roma non è facile da conquistare, ovviamente è più facile se come Totti e De Rossi sei di Roma. Ma ogni volta quando eravamo dentro gli spogliatoi sentivamo i tifosi cominciare a cantare l’inno, era una cosa unica. Una volta in campo cominciavano i tuoni. Cori, bandiere e striscioni, sono pochi i posti nei quali i tifosi sono più intensi”.
“All’inizio l’interesse per la Roma pensavo fosse uno scherzo, veramente io potevo giocare vicino a Totti e De Rossi. Sono orgoglio di aver indossato la maglia della Roma e di aver giocato di fianco a Totti. Lui ha la capacità di controllare tutto il gioco. Il giocatore più forte con cui abbia giocato è stato Gerrard perché era completo, ma Totti è stato quello più iconico e con più classe”.
Roma e Liverpool le due pagine della sua carriera più intense, ma sui migliori non ha dubbi: “A differenza di Liverpool lì a Roma la squadra è tutto per i tifosi. Loro sono ossessionati in maniera positiva dalla squadra. Anche durante il derby di Liverpool c’è molta intensità, ma quello che contraddistingue il derby di Roma è l’atmosfera che si crea sugli spalti”.