Roma, esordio in Conference per il 2004 Missori

Ultimo cambio a disposizione, sul 4-0 contro lo Zorya. La serata europea della Roma finisce con un doppio sorriso. Per la vittoria in questa 'finale', come l'aveva definita Mourinho in conferenza stampa, e per l'esordio di un nuovo giovane. Dopo Felix (2003), il portoghese lancia Filippo Missori. 

 

Classe 2004 (il primo a giocare un match in competizioni UEFA con una squadra italiana), diciassette anni compiuti a marzo e primo contratto da professionista firmato l'estate scorsa. Terzino destro ma anche esterno di centrocampo. In una parola: duttilità. E' subentrato all'Olimpico contro la squadra ucraina al 79' al posto di Mkhitaryan. Con la sua numero 58 sulle spalle dopo un lungo riscaldamento. E forse è proprio a bordocampo, e poco prima dell'ingresso in campo, che si è consumato uno dei migliori momenti. Mourinho esce dall'area tecnica, si avvicina a Missori, parla con lui all'orecchio. Un bacio sulla fronte e poi via, verso la panchina per togliere il fratino. 

Poco più di dieci minuti in campo ma tanto basta per vivere un'emozione incredibile. E dopo il 'battesimo' di Mourinho, quelle indicazioni sussurrate all'orecchio, il regalo. Un altro, oltre al debutto. Il pallone della serata di Conference (foto in alto). Poi un altro abbraccio. Se vogliamo, il terzo regalo. 

 

 

Il debutto in Coppa prima che in campionato

L'esordio assoluto con la maglia della prima squadra per Missori è dunque avvenuto in Coppa. E non è la prima volta che nel club giallorosso si lascia spazio ai giovani in queste occasioni ancora prima che abbiano vissuto in loro debutto in Serie A. Lo stesso destino infatti accomuna il classe 2004 a Nicolò Zaniolo, Edoardo Soleri e Daniele De Rossi. 

Per l'attuale #22 il debutto risale ormai a 3 anni fa (19 settembre 2018), contro il Real Madrid e nella cornice del Bernabeu; per Soleri invece bisogna ritornare al 2015 e alla sfida in trasferta contro il BATE Borisov; infine, esordio in Champions League anche per De Rossi - nel 2001 - contro l'Anderlecht.

Google Privacy