Roma, Gandini: "Non ci manca nulla per vincere. Mercato? Dovremo rimpolpare la zona offensiva"

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Una nuova avventura dopo 23 anni da dirigente del Milan, l'amministratore delegato della Roma Umberto Gandini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport facendo un bilancio dei suoi primi 4 mesi in giallorosso: "Sono subito rimasto colpito dal clima straordinario e dalla passione, dalla professionalità e dal calore che questa città ha verso la squadra - ha detto Gandini -. E' chiaro che non è possibile fare un vero bilancio dopo quattro mesi, ma devo dire che il mio è stato un atterraggio molto morbido. Qui non manca nulla per vincere, se proprio vogliamo trovare qualcosa è la consapevolezza di poter arrivare alle vittorie, ma i giocatori sotto la guida di Spalletti stanno acquisendo questa arte. Questo fa parte della cultura di tutti i club vincenti, la trasmissione dei valori che poi portano gli interpreti a raggiungere i risultati".

"Pallotta e Berlusconi? Difficile fare paragoni dopo così poco tempo - ha continuato Gandini -, ma sono due personaggi che hanno grande passione e una visione molto ampia. Hanno passione per l'innovazione, sono cresciuti sulle loro capacità di creare valore, risultati e aziende. Sicuramente qualche analogia c'è, ma ho bisogno di più tempo per conoscere il presidente". Poi anche un augurio legato all'apertura del nuovo stadio: "Ci auguriamo tutti che nel nuovo anno venga posta la prima pietra del nuovo stadio, sarebbe un'opportunità per tutta la città di Roma. L'Olimpico? Il contatto con le autorità è costante, noi stiamo facendo di tutto affinché si risolvano i problemi per la Curva Sud e per regalare nuovamente la passione a questo stadio, quella che percepivo quando venivo qua a giocare con il Milan. La gente deve riaffezionarsi all'impianto, è anche questo uno degli obiettivi dell'anno nuovo".

In chiusura spazio al mercato, partendo dagli investimenti dei club cinesi passando per il rinnovo di Luciano Spalletti, fino ad arrivare alle situazioni di Totti e De Rossi: "Il mercato in Cina? Stanno già drogando dall'anno scorso il calcio, stanno creando delle possibilità ad alcune società che non credevano di poter fare investimenti. È un mercato artificiale che comunque non può continuare a importare giocatori - ha aggiunto l'ad giallorosso -. Penso ad esempio a Jackson Martinez, di cui non si è più sentito parlare. Non mi stupirei di vedere presto una serie di calciatori di ritorno con stipendi assolutamente ingestibili in Europa ma pagati dai cinesi, perché lì non ci sarà spazio. Il mercato della Roma? Noi abbiamo una squadra competitiva, pensiamo di essere coperti ma restiamo attenti per capire se possiamo ancora migliorare. La squadra ha le risorse per poter fare bene, Salah andrà in Coppa d'Africa e Iturbe è partito, per questo abbiamo la necessità di rimpolpare la parte offensiva. Il mercato è molto dinamico e ci sono diversi giocatori in vendita, vedremo un attimo come si muoveranno le cose".

"Abbiamo un percorso molto chiaro davanti, i giocatori e i risultati sono quelli che formeranno il rinnovo di Spalletti. Questo è cio che lui vuole ed è anche quello che vuole tutta la società. Con l'allenatore la situazione è chiara e trasparente, lui ha tutto il nostro supporto e quindi andiamo avanti senza problemi. Totti e De Rossi? Con loro ci confrontiamo tutti i giorni, svolgono la loro professione in maniera esemplare. Per quanto riguarda le decisioni personali sanno loro cosa vogliono fare, la società è disponibile a parlare quando preferiscono e sono due patrimoni non solo del calcio italiano ma anche di quello mondiale".

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