Roma, Diawara: "Mi mancavano i compagni. Sarà come ricominciare da zero"

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Inizio di stagione complicato quello di Amadou Diawara, bravo però a mettersi a disposizione di Paulo Fonseca e della Roma, diventando così una pedina importantissima per l'allenatore giallorsso. I problemi al ginocchio hanno complicato la sua ascesa, ma la pausa forzata della Seria A è stata importante, riuscendo così a recuperare con calma dall'infortunio. "Sto bene. Non vedevo l'ora di tornare in campo per allenarmi con gli altri, anche se per ora ci stiamo allenando individualmente. Non vedevo l'ora di tornare a Trigoria, incontrare i compagni e tornare a fare le cose che facevamo prima", afferma Diawara a Roma Radio. 

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Ritrovare i compagni, la sensazione più bella

Dopo un lungo periodo di quarantena, ritornare, seppur in parte, a svolgere le vecchie attività dona una parvenza di normalità: "Ritrovare i compagni. Stando con loro tutti i giorni ti ci affezioni. Non è stato bello non vederli per così tanto tempo, mi mancavano".

Scendere nuovamente in campo sarà come ricominciare

Non sarà semplice scendere nuovamente in campo, sarà un po' come iniziare una nuova stagione, dice Diawara: "Quando torneremo in campo sarà come a inizio campionato. Veniamo da un lungo periodo di stop, ci siamo allenati a casa. Servirà la forza per ricominciare e andare a mille per centrare il nostro obiettivo. Speriamo di tornare in campo, se si gioca il nostro obiettivo è arrivare tra le prime quattro".​

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Il calcio e la Roma come esempio

Il calcio e le società, data la grande visibilità, devono dare l'esempio, dando un importante contributo: "La Roma si è comportata da grande squadra con quello che ha fatto fuori dal campo durante l'emergenza. Il calcio è lo sport più seguito al mondo e deve dare il suo contributo anche in queste situazioni".

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