Roma, Di Francesco: "Dzeko gioca dal 1' minuto, non ho gradito la sosta in questo periodo"
Momento particolare della stagione della Roma, con più di un problema in fase realizzativa nelle giornate antecedenti alla sosta e troppi punti persi che l’hanno allontanata dalla coppia in lotta per il primato composta da Napoli e Juventus. Nella conferenza stampa precedente alla sfida con l’Inter, che potrebbe rilanciare i giallorossi nella lotta per la Champions League, Di Francesco ha analizzato il ritorno in campo dopo le due settimane di pausa, per la prima volta a gennaio: “La sosta non mi è personalmente piaciuta, bisognava preparare la partita dopo l’obbligo di lasciar andare i calciatori ed è stato complicato. La preparazione è andata comunque bene, ho trovato i ragazzi motivati per riprenderci quello che abbiamo lasciato nell’ultimo periodo e dal loro punto di vista una settimana per ricaricarsi mentalmente era il meglio che potevano chiedere. Devono dare tutto fino alla fine del nostro percorso in Serie A e anche in Champions League. Ho chiesto alla squadra concretezza e di ritrovare la spensieratezza di prima, con l’Atalanta non abbiamo giocato nel primo tempo e non deve ricapitare, bisogna avere il coraggio di portare a casa il risultato anche in partite complicate”.
Indicazioni anche sui singoli sia per la sfida di domani che per il futuro della squadra: “Dzeko domani gioca dal primo minuto, motivato e voglioso di far bene, non ci sono dubbi a riguardo. De Rossi sarà convocato con la speranza di recuperarlo e metterlo a disposizione già domani, mentre Perotti e Gonalons non ce la faranno per i problemi che hanno avuto, con il secondo che difficilmente ci sarà anche nella prossima gara. Florenzi può giocare in almeno tre ruoli, oggi però non darò indicazioni su quale sceglierò domani. Ognuno di noi può avere un pensiero diverso di calcio, ma negli ultimi anni Florenzi ha fatto spesso il terzino anche affrontando avversari difficili come Hazard oppure ora che potrebbe avere di fronte Perisic, a prescindere dal fatto che potrei scegliere o no di farlo giocare basso a destra”.
Una Roma che deve ritrovare la serenità mentale persa sia per il momento delicato in campionato, sia per le voci che hanno infastidito l’ambiente ed il ds giallorosso: “Al di là di quello che ha detto Monchi io sono sereno e voglio che la squadra porti delle prestazioni per tranquillizzare i tifosi, le chiacchiere le porta via il vento e nelle ultime partita abbiamo portato pochi fatti concreti: noi dobbiamo trascinare i tifosi, non il contrario. Ci si sofferma troppo sui singoli, ma noi rappresentiamo la Roma e dobbiamo farlo sempre nel modo migliore possibile. Premesso che noi non scendiamo in campo rispetto agli obiettivi stagionali, la squadra non ha mollato nulla e sicuramente non avevamo in testa di perdere o pareggiare, abbiamo lavorato sugli aspetti mentali per riprendere una certa consapevolezza. Nessuno si accontenta se non inconsciamente, ci esaltiamo e ci esaltate in maniera eccessiva, in 20 giorni si è cambiato radicalmente il pensiero di tutti su questa squadra e non è giusto, in questa stagione abbiamo già ottenuto obiettivi importanti ma nessuno deve soffermarsi su questo così come non bisogna soffermarsi sul periodo negativo, se ogni volta ci rassegniamo al fatto che Roma sia così non cresceremo mai tutti insieme. Mi auguro che le voci degli ultimi giorni non influiscano sui calciatori, ma è stato comunque il primo argomento che ho affrontato con loro per mettere le cose in chiaro con tutti, pretendo che diano il meglio partita per partita a prescindere dal resto.
Chiusura sul momento attraversato da Schick e come l’ex Sampdoria si stia impegnando per cambiare passo dopo la sosta, oltre che la spiegazione del motivo per cui la squadra sia rimasta a Milano per molti più giorni rispetto alla normalità: “Schick ha bisogno di crescere ed è arrivato in un ambiente difficile, sento parlare di moduli e posizioni, ma se non ritrova una certa lucidità mentale nulla di tutto questo ha reale importanza, quindi deve lavorare in tal senso aspettando le risposte del campo, sono comunque contento di come si sia allenato. Siamo rimasti a Milano per preparare meglio la partita dopo la sosta, queste prossime partite saranno molo delicate e dovevamo ricompattarci ulteriormente”.