Roma, Spalletti: "Non sono certo che si possa raggiungere il livello della Juventus. Lavorare di nuovo con Sabatini? Perchè no..."

Vincere per conservare il secondo posto e posticipare la festa scudetto della Juventus. Questo è l'obiettivo della Roma, impegnata nel posticipo dell'Olimpico contro i bianconeri. Luciano Spalletti in conferenza stampa presenta la sfida: "Se Juve e Roma hanno fatto lo stesso numero di punti dallo scontro precedente, significa che tutte e due hanno lavorato in modo giusto. Io credo che se la Juventus avesse avuto una squadra che gli avesse insidiato questa posizione, sarebbe andata ancora più forte. Loro hanno respinto qualsiasi tentativo di avvicinarli, quando c'è stata una squadra che ha provato a farlo. È stato così però i nostri punti sono tanti e abbiamo fatto un buon lavoro. E' chiaro che bisogna sempre pensare di migliorare, ma non sono così certo che si possa raggiungere il livello della Juventus. Per ora i bianconeri sono davanti a tutti, indipendentemente dal fattore economico".

Nainggolan e Perotti in dubbio: "Oltre a loro ci sono anche altre situazioni da valutare.Sono giocatori forti, a cui difficilmente si può rinunciare. Uno come Radja lo vorrei sempre a disposizione, mentre Diego in condizione fa parte di quei calciatori che hanno quel carattere per giocare queste partite. Li valuteremo bene nell'ultimo allenamento, abbiamo uno staff medico che starà loro addosso da qui a prima della partita".

La scuola di allenatori italiana si è confermata con Conte: "Sono d'accordo se danno qualche merito alla categoria in generale, ma l'ha vinta lui. E' andato lì e ha ribaltato la situazione. La squadra è forte ma l'ha fatta funzionare, ha cambiato modulo, ha imposto il suo stile di calcio come ha spesso fatto. È uno che dentro gli spogliatoi parla di calcio. Gli vanno dati meriti di aver vinto in un campionato che è un po' un premio alla categoria, la professione che uno fa. Un premio importantissimo, un incoronamento".

Domani non ci sarà Dzeko: "Ci dispiace, perché Edin ormai era il nostro attaccante e la squadra aveva cominciato a servirlo nel modo giusto. Ormai era il finalizzatore della Roma. Il fatto che ci venga a mancare qualcosa ci toglie, però questa squadra ha altre possibilità". Sul mancato ingresso in campo di Totti a San Siro: "Ne ho già parlato. Mi son trovato gli ultimi 5 minuti e lì la valutazione può essere fatta in più modi. Ho scelto di fare così. Quando l'ho fatto entrare 5 minuti non sono cambiate le opinioni".

Differenza di fatturati tra Roma e Juventus: "Loro hanno fatto vedere di arrivare sempre dove si erano prefissati di essere. Mi sembra difficile tenere il loro passo. Anche perché la penso come ho detto prima. Questa Juventus ha fatto vedere in alcuni momenti non di gestire, ma di poter far vedere anche qualcosa in più e involontariamente ha giocato partite in cui si è permessa di gestire delle situazioni. Per il momento credo che la distanza ci sia tra le due squadre. Aldilà dei soldi, la Juventus per ora fa vedere che è un po' avanti rispetto a noi".

Olimpico tutto esaurito per Roma-Genoa: " Mi fa piacere. Considerata la situazione, il tipo di partita e l'avversario, la possibilità che Totti domani possa essere della partita c'è. Mi fa piacere avere tanto pubblico allo stadio, ultimamente non c'è stato, ai calciatori quando sono venuti qua è sempre stato detto del calore, della passione, dell'affluenza, della partecipazione emotiva e l'hanno vista poche volte. Ho avuto la fortuna di viverla precedentemente e la ricordo bene."

Chiusura su Walter Sabatini, al lavoro con il gruppo Suning: "Sabatini è un direttore sportivo forte, è un personaggio che ha esperienze importanti. Non mi sorprende che sia stato chiamato. Con Sabatini ho avuto dei punti di vista contrari, ma mi sono trovato d'accordo su tante cose. Come si fa nel lavoro, è un dirigente forte, importante. L'ho detto più volte. Lavorare di nuovo con lui? Qualora ci fosse la possibilità la potrei valutare, perché no?".

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