Di Francesco: "La nostra mentalità aggressiva non deve mai cambiare"

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Quarta giornata del girone di Champions League per la Roma, ancora il CSKA di fronte. Due settimane fa i giallorossi riuscirono a vincere 3-0 in casa, domani sera la squadra di Di Francesco dovrà tornare alla vittoria anche per ripartire dopo l'ultimo pareggio in campionato con la Fiorentina. Del momento della squadra e delle aspettative in vista della prossima gara e di tutto il cammino in Europa ha parlato Di Francesco in conferenza stampa, alla vigilia della gara in Russia.

Queste le dichiarazioni dell'allenatore giallorosso, a partire dalla formazione: "Dico subito che al di là di Florenzi alto o basso, non è quella la differenza nell’essere aggressivi o meno. Questo diventa relativo, la dimostrazione è stata con la Lazio. Si può optare per qualsiasi cosa, ma non deve cambiare la mentalità, il desiderio di non pensare di controllare le gare, dovremo impattare bene la gara per poi capire quali sono le situazioni giuste da trasmettere. Come identità non dobbiamo perdere il desiderio di far male agli avversari".

Poi si torna a parlare degli episodi del Franchi: "Credo che le immagini del caso di Firenze parlino chiaro - ha aggiunto Di Francesco - abbiamo preso un rigore che non c’era e ci ha condizionato. Io guardo l’aspetto di crescita, non dobbiamo fermarci lì e la squadra doveva reagire ugualmente, abbiamo aspettato troppo prima di farlo. Potevamo far gol da un momento all’altro, poi siamo stati un po’ tardivi. Ci accade spesso, anche con la SPAL non abbiamo reagito nel momento giusto. Stessa cosa può accadere in altre occasioni, per crescere dobbiamo migliorare in tanti atteggiamenti nelle partite e non fermarci alle proteste".

"Dobbiamo sempre migliorare, sia in campionato che in Champions. Stiamo vedendo la nostra crescita, anche se non abbiamo continuità. Le grandi squadre vincono anche all'ultimo minuto e questo è il sinonimo della mentalità. Non dobbiamo sottovalutare questo aspetto. Le parole di Paulo Sousa? Non mi interessano niente, non le ho sentite e me le hanno riferite. Io ho cose più importante a cui pensare, sta a voi a dire se è indelicato o meno visto che siete così bravi a leggere nel pensiero di tanti".

E ancora: "A centrocampo, con le rotazioni, avevamo difficoltà ad avvicinare giocatori a Edin, ci appiattivamo troppo senza ripartire. Abbiamo migliorato dei meccanismi, stanno facendo bene in certe situazioni, come Pellegrini a Firenze, che cercava di creare triangoli offensivi. Siamo usciti spesso dalle pressioni giocando tra mediano e trequartista. Edin ha più possibilità di svariare e gli piace, cercando poi di farlo tornare a segnare non solo in Champions ma anche in campionato. Cambierò qualcosa in base alle esigenze mie legate alla gara".

E ancora, sul clima a Mosca e sugli alti e bassi della squadra: "Siamo arrivati ieri per adattarci anche al clima - ha aggiunto Di Francesco - riguardo la partita, loro sono bravi con i due trequartisti e l’attaccante ad allungare la squadra, ha tanti giovani e un bel terzino. Sono pericolosi, noi dobbiamo interpretare la gara ancora meglio rispetto Roma, specialmente sarà determinate l’inizio partita. Ci dobbiamo aspettare una loro pressione perché ci sarà gran pubblico. Non ho avuto paura a buttare dentro i giovani, dipende dalle situazioni. Kluivert è uno che potrebbe giocare dall’inizio, non meravigliatevi se giocherà dal primo minuto".

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