Solidità difensiva e Gol...arov: il Dottor Ranieri cura la Roma
Tre vittorie nelle ultime quattro partite. Sei gol fatti e uno subito. E nuovamente quarto posto agganciato, per una notte. Claudio Ranieri si è autodefinito dottore di questa Roma e le risposte alla sua cura stanno portando i frutti sperati.
Poca scienza, tanto pragmatismo, come ammesso da Pastore a fine partita, l’ennesimo calciatore rinato sotto la gestione Ranieri: “Ha chiesto le cose basiche del calcio. Ha parlato bene con ogni giocatore e ci ha aiutato tanto nell’autostima”. Ovviamente con qualche accorgimento tattico. Partendo dalla difesa, tornata punto forte della Roma. I gol non sono mai stati un problema, nemmeno con Di Francesco, ma il vero tallone d’Achille della stagione è quel numero 46 alla voce gol subiti.
Solidità ritrovata con il lavoro sui singoli. Da problema, Fazio è diventato fattore in difesa e in attacco. Manolas è tornato a marcare solo gli avversari e non anche i compagni. E poi Kolarov, recordman e goleador, all’ottavo gol stagionale (nono con la Coppa Italia). Il serbo diventa il difensore più prolifico per una sola stagione in Serie A della storia della Roma. Prima di lui, nell’82-83, Di Bartolomei fece 7 gol giocando da difensore. Nel 2015-2016 anche Florenzi si fermó a 7 da terzino. I vari Samuel, Panucci, Riise e Benatia non sono andati oltre i 5 gol in un campionato.
Ma soprattutto la mossa vincente di Ranieri è stata la scelta di lanciare Mirante come portiere titolare. Fuori Olsen, dentro l’italiano. Troppo discontinuo lo svedese, troppo insicura e in perenne apprensione tutta la retroguardia. Difesa, che con il 36enne di Castellammare, sembra aver ritrovato fiducia e sicurezza nel proprio portiere. In più Mirante parla italiano, Olsen no e questo per Ranieri è fondamentale. Poi ci ha pensato il campo a confermare la forza dell’azzurro. Con il miracolo di San Siro a marchiare a fuoco la nuova proprietà.
Difesa e gol. La Roma segna, vince ed è tornata anche a divertirsi. Ora sogna l’en plein, per regalarsi il posto Champions. Serviva un Dottore, ma con Ranieri la Roma ha ritrovato anche un Signore, profondamente innamorato della suq squadra: “Conte? Sarei felice se arrivasse”.