Cagliari, la rivincita di Olsen: l’ex Roma ferma i giallorossi
È la legge dell’ex, quella che ti fa trovare forza e motivazioni per una prestazione da protagonista per spirito di rivincita. Tre quelli che oggi hanno affrontato la Roma all’Olimpico da ex: Luca Pellegrini, Nainggolan e Robin Olsen. Lo svedese è però l’unico che a Trigoria potrebbe tornare. Perché Robin Olsen è un ex, ma formalmente ancora un giocatore della Roma, arrivato al Cagliari solamente in prestito per rimpiazzare l’infortunato Cragno.
Quattro parate decisive nell'1 a 1 finale: una su Diawara e tre volte su Zaniolo. Incolpevole nell'autogol di Ceppitelli. Un repertorio alla Olsen da portiere scandinavo, ma con i miglioramenti che in un anno il preparatore dei portieri Savorani ha saputo impartirgli. D’istinto e di tecnica, ora Olsen dà l’impressione di essere più completo. Non è bastato però per avere la conferma in giallorosso. Lo scorso anno dopo l’esonero di Di Francesco per lui si è chiusa la porta: spazio a Mirante con Ranieri in un finale di stagione dove non ha più visto il campo.
In estate allora il trasferimento, prima l’opzione Montpellier, poi quella definitiva al Cagliari. Dove poter giocare in prestito, visto che a Roma è arrivato il prescelto da Petrachi, quel Pau Lopez più consono al gioco di Fonseca: bravo con i piedi e alto nella posizione in campo. Una storia alla Roma cominciata da una premessa scomoda, a lui è toccato l’ingrato compito di sostituire Alisson, tra i protagonisti della semifinale in Champions League della stagione precedente.
“Roma è il passato, ora penso solo al Cagliari”, le parole convinte usate per presentarsi in Sardegna. Oggi tra gli applausi scroscianti per Nainggolan e i fischi per Luca Pellegrini, colpevole di perdere tempo, ad Olsen è stato tributato il silenzio. Lo stesso con il quale si era presentato a Roma senza troppi proclami. Lo stesso con il quale in estate ha deciso di lasciare Roma, per ora solo in prestito. Protagonista oggi con la forte motivazione dell’ex di smentire chi non ha creduto in lui, tra le porte che sono state sue per una sola stagione.