River Plate, la "vacanza" di Rojas: sui campi a raccogliere manioca

Realizzare il tuo sogno, diventare famoso e ricco. Giocare nel River Plate, un'istituzione in Argentina. Riuscire a fare tutto questo senza però scordarsi delle proprie umili origini. Sì, si può. Chiedere a Robert Rojas, difensore paraguayano che ha raccolto fin qui nove presenze in stagione. Troppo poco per guadagnarsi la chiamata della sua Nazionale per la Coppa America.

Classe 1996, soli 23 anni e un portafogli abbastanza pieno per potersi regare una vacanza degna di nota e dimenticare così la delusione della mancata convocazione. Invece no. "El Sicario", questo il suo soprannome, non si trova alle Maldive o a Dubai. Non è volato con gli amici a Ibiza o Formentera. No, il ragazzo è tornato a casa sua, in una fattoria situata nel dipartimento di Concepción, a circa 450 chilometri dalla capitale Asunción.

Lì trascorre la giornata a raccogliere manioca, non il modo migliore per rilassarsi in vista del secondo semestre con il River. Ad intercettarlo sono state le telecamere di Telefuturo, alle quali Rojas si è concesso molto gentilmente: "Queste sono le mie vacanze - ha spiegato con il sorriso - ovvero aiutare mio zio, la mia famiglia, quello che posso, lo faccio".

Arrivato a Buenos Aires all'inizio del 2019 dopo la partenza di Jonatan Maidana, il giovane difensore ha lottato per una maglia da titolare con Lucas Martínez Quarta e Javier Pinola. Adesso, dopo vacanze certamente movimentate, spera di poter trovare spazio nella seconda parte di stagione. Superliga, Copa Libertadores e Copa Argentina: le occasioni per convincere Marcelo Gallardo di certo non mancheranno. 

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