Rinaudo: "Sognavo di portare il Palermo in A, sono orgoglioso e sereno"

Orgoglio e serenità. Sono i sentimenti che accompagnano Leandro Rinaudo ripercorrendo quanto fatto negli ultimi anni al Palermo. Tante tappe per l'ex direttore sportivo rosanero, un racconto senza filtri, ma soprattutto senza rimpianti.

"Il mio sogno era portare il Palermo in Serie A, sarei stato felice - racconta Rinaudo in conferenza stampa - Nella stagione 22-23 abbiamo fatto un lavoro incredibile: l'obiettivo era la salvezza e siamo arrivati ottavi. Nell'ultima stagione abbiamo alzato l'asticella, ma ci sono stati degli alti e bassi nonostante un buon inizio. Siamo comunque arrivati in semifinale play-off, perdendo contro il Venezia che poi ha dimostrato di essere la più forte".

 

"Orgoglioso del percorso fatto"

"Non ho alcun rammarico, se non la delusione personale di non aver coronato il sogno personale" ha poi aggiunto Rinaudo, soffermandosi sulla promozione mancata. Un piccolo tassello che manca in un percorso iniziato da giocatore nel settore giovanile, proseguito in prima squadra e concluso da dirigente. "Spero che un giorno un altro palermitano possa fare lo stesso percorso" ammette.

Un bagaglio di esperienze acquisite, a contatto con Dario Mirri prima e il City Footbal Group poi: "Devo ringraziare Mirri che mi ha dato la possibilità di tornare a Palermo. La sua chiamata ha suscitato in me qualcosa di importante, volevo dare qualcosa alla città. Devo ringraziare il City Group per l'occasione che mi ha dato. I margini di operatività sono sempre stati gli stessi. Ho avuto il mio spazio con direttori, procuratori e gente nel mondo del calcio. Lavorare con questo gruppo mi ha fatto crescere, mi ha dato possibilità di completarmi",

"Volevo portare Coda e Verde a Palermo"

Rinaudo ha poi ripercorso le tappe dell'ultima stagione soffermandosi anche sul mercato, tra operazioni concluse e due rimpianti: "L'affare Segre è stato importante sotto ogni punto di vista. Ho voluto fortemente anche Diakitè. I ragazzi sono stati tutti eccezionali, mi hanno chiamato tutti. Rimpianti? Mi sarebbe piaciuto portare Coda la scorsa estate e Verde lo scorso gennaio".

"Verde ha giocato una partita a Pisa che probabilmente non doveva giocare, ha segnato due gol e lo Spezia ha deciso di trattenerlo - ricorda Rinaudo - La trattativa con Coda si poteva sviluppare, ma poi alla fine si è deciso di non continuare per una questione di equilibrio. Brunori ha dimostrato di essere importante, con qualità rare per la Serie B".

 

Ora il futuro: "Aspetto l'occasione giusta"

Studio e crescita. C'è questo nell'immediato futuro di Rinaudo, pronto a tornare presto in pista con un nuovo progetto: "Dopo che il Palermo mi ha comunicato il mancato rinnovo ho parlato con tre club di Serie B. Voglio aspettare per trovare la soluzione giusta. Questo periodo di pausa è un momento di crescita in cui posso continuare a studiare l’inglese, tessere relazioni e andare in giro per l’Italia. Un anno di pausa può aiutarmi a ragionare a mente libera e contribuire alla mia crescita". 

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