Menez: “Avevo perso la passione, ora voglio la A con la Reggina”

Camicia bianca e sorriso stampato sul volto. Poi, subito spazio alla prima dolcissima illusione che strappa un cenno di assenso anche al presidente Gallo, seduto al suo fianco: “Io sono qui per vincere il campionato di Serie B e andare in Serie A: ogni giocatore deve giocare per arrivare il più in alto possibile”. Si presenta così Jeremy Menez al popolo della Reggina all’interno di un Granillo blindato – aperto solo ai giornalisti accreditati – per via delle misure di prevenzione contro il Coronarivus.

"Avevo perso la passione, qui ho sentito fiducia e amore"

"Per due, tre anni avevo perso la passione del calcio, di lavorare al 100% per stare bene. Tutti noi amiamo il calcio, ma al di là di questo ci sono i rapporti umani. Ho parlato tante volte col presidente Gallo e col ds Taibi e ho avuto sensazioni positive. Qui ho sentito amore e fiducia e questo per me è molto importante”, ha ammesso il francese, che si è legato alla Reggina con un contratto triennale.

"Grazie a Sounas, indosserò la numero 7"

“Voglio ringraziare Dimitrios Sounas perché mi ha lasciato il numero 7, una maglia a cui tengo molto. Se il ruolo in cui mi esprimo meglio è quello di falso nueve? Io sono a disposizione, il mister mi conosce, abbiamo parlato e vedremo insieme come possiamo aiutare la squadra”, ha proseguito Menez. Che dopo l’arrivo sul catamarano al porto di Reggio Calabria nella giornata di ieri si è già goduto un piccolo assaggio della città: “Ieri sera ho mangiato bene, da quando sono arrivato non mi sono mai fermato. Avrò tutto il tempo per visitare la città. Ho ricevuto tanti messaggi dai tifosi, dalla gente che vive a Reggio e questo mi fa piacere, peccato che non ci siano i tifosi oggi per poter festeggiare tutti insieme”.

"Io, persona normale. Tanti parlano senza conoscermi…"

“Se ho chiesto alla squadra acquisti? Io non posso chiedere niente, ma devo solo ringraziare la squadra che ha vinto il campionato e il prossimo anno giocheremo in Serie B. Se i miei compagni anche durante gli allenamenti hanno bisogno di me, io sarò a loro disposizione. Però allo stesso temp non è giusto forzare nessuno”, le parole del talento francese. Che chiude con una precisazione: “In molti, senza conoscermi, hanno parlato tanto di me. Poi, però, dopo avermi conosciuto si sono sempre ricreduti. Io sono una persona normale”. Speciale invece lo dovrà essere in campo, per una Reggina che grazie alle sue magie spera di arrivare sempre più in alto.

Gallo: "Menez? Ora giocatori come lui possono arrivare alla Reggina"

Menez è quel tipo di giocatore che i bambini ammirano, sperando di avere una foto con lui, uno di quei calciatori da appendere il poster in cameretta. È quel campione che ispira i sogni dei tifosi, pensando a lui pensi a quel campione che fa gol sotto la curva”, ha ammesso un soddisfatto Luca Gallo, seduto al fianco di Menez in conferenza stampa.

“Il suo arrivo è un messaggio ai tifosi, testimonia che adesso anche un campione del suo calibro può arrivare alla Reggina. Io ho sempre detto che i sostenitori amaranto vanno coccolati e quella di Jeremy è una bella coccola”, prosegue il presidente della Reggina.

Che lascia intendere che il mercato amaranto non si fermerà a Menez:I tifosi non devono mai smettere di sognare, la campagna acquisti è solo all’inizio, poi chissà la concluderemo solo con Jeremy… Ma queste cose dovete chiedere al ds Taibi”, sorride Gallo. Che lancia un appello ai tifosi: Ho abbraccio Jeremy appena è arrivato ieri al porto, mi è venuto spontaneo. Ora spero che tutta la tifoseria possa fare altrettanto”, ha concluso.

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