La Liga ai piedi dei "Txuri-urdin": la Real Sociedad continua a sognare
Prendete una squadra e fatene un mix di giovani e calciatori esperti. Una soluzione spesso vincente, altre volte meno. Dipende dalle motivazioni e dalla fame, quella calcistica ovviamente. Poi prendete una società che non vince nulla dal lontano 1987, quando erano nati solamente tre degli attuali calciatori in rosa, e il gioco è fatto.
Dopo dieci partite di campionato, in testa alla Liga spagnola c’è la Real Sociedad (aspettando le partite di recupero dell'Atlético Madrid, che potenzialmente potrebbe sorpassare i baschi). Sette le vittorie, due i pareggi (di cui uno con il Real Madrid) e una sconfitta con il Valencia. Ventuno i gol fatti, solamente quattro quelli subiti, a dimostrazione della solidità difensiva della squadra di Imanol Alguacil Barrenetxea.
Le bandiere dei "Txuri-urdin"
Sceriffo. La traduzione letterale di Alguacil dallo spagnolo all'italiano. Un allenatore nato e cresciuto con la maglia dei “Los Txuri-urdin”, soprannome con cui è nota la squadra che in lingua basca significa “bianco e blu” in allusione ai colori del club. Per Alguacil 169 presenze e 8 gol dal 1989 al 1998 tra prima e seconda squadra, poi cinque anni in giro per la Spagna tra Villareal, Real Jean, Cartagonova e Burgos fino al ritiro e alla nuova carriera da allenatore sempre nella Real, alla guida delle formazioni giovanili dal 2011. Una bandiera.
Così com’è una bandiera del club Asier Illaramendi, che fatta eccezione per una parentesi di due anni con la maglia dell’altro Real, quello di Madrid, ha sempre vestito la maglia biancoblù dalle giovanili a oggi. Il capitano, però, è fermo dallo scorso giugno per dei problemi muscolari e sta cercando di accelerare il processo di recupero per dare una mano ai suoi compagni.
David Silva e gli altri protagonisti
Chi sta scendendo in campo con continuità è David Silva: arrivato in estate dopo non aver prolungato il contratto con il Manchester City, lo spagnolo è sceso in campo 9 volte, segnando un gol e fornendo già due asssit decisivi. Non si può dire la stessa cosa degli esterni del 4-1-4-1 proposto dall’allenatore spagnolo, con Oyarzabal capocannoniere della squadra con 6 gol seguito da Portu a quota 5, mentre Januzaj e Roberto Lopez, trequartista classe 2000 prodotto del settore giovanile basco, sono fermi a due.
Anche Alexander Isak si candida a un ruolo da protagonista in questa stagione: per lo svedese classe 1999, scuola Borussia Dortmund, sono due i gol segnati in queste prime dieci partite di Liga. Niente pressioni: le 16 reti in 44 presenze tra campionato e coppa nella scorsa stagione fanno ben sperare.
Merino, Elustondo, Gorosabel, Le Normand, Alex Merino e Nacho Monreal sono gli altri giocatori cardine della squadra di Alguacil, che dispone anche di alternative di valore come il brasiliano Willian José.
Le avversarie in Europa
Una squadra quadrata che si prepara a tornare in Europa League giovedì prossimo in Olanda contro l’AZ Alkmaar, in un girone che viene completato dal Rijeka ma soprattutto dal Napoli di Gattuso, che ospiterà la Real Sociedad il 10 dicembre al San Paolo per l'ultima partita del girone. L'andata a San Sebastian si è conclusa 0-1 per gli azzurri, e al momento Napoli, AZ e Real Sociedad sono tutte a 6 punti, con il Rijeka a 0.
Trentatré gli anni senza vincere un trofeo, trentotto ne sono passati dal secondo e ultimo campionato vinto. Grinta, voglia e fame. Qualità imprescindibili per ogni squadra che vuole far bene. Qualità che la Real Sociedad di Alguacil ha e che vuole mettere in campo fino alla fine, per provare a continuare a sognare qualcosa di molto grande.
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