Cori e versi di scimmia: ancora razzismo in Montenegro-Inghilterra
Ci si dovrebbe concentrare esclusivamente sulla gara, che ha visto l'Inghilterra dilagare nella sfida contro il Montenegro, giocata a Podgorica. Un 5-1 che porta gli inglesi a punteggio pieno, dominando fin da subito il girone A delle qualificazioni ai prossimi Europei del 2020. Invece, purtroppo, ci si ritrova nuovamente a parlare di razzismo: cori, versi di scimmia e oggetti lanciati dagli spalti (un accendino stava per colpire Hudson-Odoi) fanno passare l'ottima gara della squadra di Gareth Southgate in secondo piano. Il più provato, al termine della partita, era Danny Rose che non ha voluto parlare con i media ed è tornato subito negli spogliatoi al fischio finale, rifiutando di scambiare la maglia con gli avversari. Una rabbia comprensibile, confermata anche dal commissario tecnico degli inglesi e da alcuni giocatori a Sky Sports.
“Quando Rose è stato sostituito alla fine della partita ho sentito definitamente cori razzisti alle mie spalle. È completamente inaccettabile. La cosa più importante è che i nostri calciatori si sentano supportati da noi e mi assicurerò che questo venga riportato, siamo qui per loro e tutto ciò che vogliamo è star loro vicino con tutto ciò che possiamo fare. Molte persone in altre zone dello stadio avranno sentito tutto, e tra queste credo anche il delegato UEFA. Non sta a me discutere di come stia, ma sa che siamo qui per dargli sostegno. Abbiamo già parlato di situazioni simili in passato. Speriamo soltanto che sappia farvi fronte nel modo giusto perché dal canto nostro ci assicuriamo di fare la nostra parte, ma c'è bisogno anche che si prosegua correttamente. È difficile per me poter dire che tipo di sanzione dovrebbe esserci. Di certo non è accettabile che avvengano ancora certe cose durante le partite o in generale nella società moderna. Giocavamo fuori casa ma questo è un problema che abbiamo anche nel nostro paese: dobbiamo fare ordine in Inghilterra e spingeremo per la giusta sanzione qui” ha detto Southgate.
Il quinto gol è stato siglato da Raheem Sterling, protagonista di un’esultanza polemica e spiegata sui social, che si è espresso così: “Serve qualcosa di serio per questa gente, per fare in modo che ci pensino due volte prima di farlo di nuovo. Bandire una o due persone non porterà a qualche cambiamento, e dico la stessa cosa anche ai nostri tifosi. L'esultanza? Volevo far vedere che bisogna fare molto di più per sconvolgerci e fermarci. Sappiamo tutti di che colore abbiamo la pelle, quindi non so dove sia la novità perché non ci stanno dicendo nulla di nuovo”.
Questo invece quanto raccontato da Callum Hudson-Odoi: “Nel primo tempo siamo stati presi di mira io e Rose con i versi da scimmia, ma ormai questo fa parte del calcio: li ho ricevuti anche contro la Dinamo Kiev. Spero che l'UEFA affronti la situazione nel modo migliore e noi dobbiamo continuare a tenere una mentalità forte, senza farci abbattere da tutto questo. Spero che Rose stia bene, ne parleremo. Ma è inaccettabile, non penso che ci debba essere discriminazione indipendentemente da dove si vada a giocare. Non è affatto giusto. Dovremmo sempre essere corretti, giocare bene e divertirci ma sentire certe cose non è per niente giusto”.