Napoli, Raspadori: "Contro la Juve il gol più bello. L'Europeo? È stato pazzesco"

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L'attaccante del Napoli e della Nazionale Giacomo Raspadori si è raccontato in un'intervista a Betsson Sport pubblicata sui canali del club campano. Il classe 2000 ha raccontato cosa significa giocare per il Napoli al Maradona, ha ricordato la vittoria degli Europei e non solo.  

 "Giocare al Maradona è sicuramente un'emozione fortissima perché è uno stadio glorioso dove grandi campioni hanno giocato, sai di essere in un vero tempio del calcio dove si può percepire l’amore per questo sport" ha esordito Raspadori.

Napoli, le parole di Raspadori

L'attaccante del Napoli ha poi parlato della scaramanzia e ha svelato cosa fa sempre prima di giocare: "La scaramanzia qui si sente tanto. Io non sono particolarmente scaramantico, però per concentrarmi medito ed è diventata una sorta di scaramanzia, lo faccio per trovare il mio equilibrio". 

Raspadori ha ricordato il suo periodo al Sassuolo, sottolineando l'importanza di De Zerbi nella sua carriera: "Sicuramente, per quel che riguarda la consapevolezza e l’autostima è stato un momento di svolta, a Sassuolo, quando mister De Zerbi mi ha dato a 21 anni la possibilità di essere capitano di una squadra di serie A".  

Il classe 2000 ha poi svelato a chi pensa di assomigliare: "Forse Di Natale. Non credo di assomigliarci ancora, ma è la mia aspirazione".

L'attaccante azzurro ha anche raccontato quali sono i gol a cui è più legato: "Più bello a livello tecnico, quello in Champions League qui a Napoli; emotivamente invece quello dell’anno scorso contro la Juventus a Torino. Sono state emozioni fortissime, perché è noto quanto per noi fosse davvero importante vincere quella partita sia dal punto di vista personale che per tutta la squadra".  
Infine, Raspadori ha ricordato la storica vittoria dell'Europeo con la Nazionale nel 2021: "Il mio percorso calcistico ha avuto un momento di grande crescita da quando ho avuto la fortuna di partecipare agli Europei che sono stati per me e per tutta Italia un momento unico. Era la mia prima convocazione, quindi è stato pazzesco". 

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