Quagliarella: "Leggo in anticipo alcune situazioni. Il gol è la mia malattia"
Fabio Quagliarella ha da poco toccato quota 173 reti segnate in Serie A e tra un mese e mezzo potrà raggiungere anche il traguardo delle 500 presenze nel campionato italiano. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'attaccante della Sampdoria ha parlato del suo amore per il gol, raccontando anche qualche aneddoto.
"Il gol è la mia malattia"
Quella del gol è un'arte che Quagliarella conosce bene, essendo un attaccante da oltre 200 reti in carriera: "L'unica differenza rispetto a un pittore è che io non mi ispiro a qualcosa o qualcuno, ma è vero che leggo in anticipo certe situazioni di gioco - racconta Quagliarella - il gol è la mia malattia. Ancora oggi, se potessi, starei due ore a provare solo i tiri da lontano. L'immagine di un portiere che al massimo dello sforzo non riesce a bloccare il tuo tiro è la gioia più grande".
"Il più bel gol mancato? Uno all'esordio col Napoli al vecchio San Paolo. Tiro da centrocampo e traversa piena. Sarei stato contento se quell'anno avessi fatto solo quella rete e alla domanda: 'Quanti gol hai segnato nel Napoli?' avessi potuto rispondere 'Uno. Da centrocampo. Fine'".
Infine Quagliarella non ha dubbi su chi sia stato il suo compagno più talentuoso: "Di Natale, pazzesco. A volte pubblica sui social alcuni video di sue reti e io gli dico: 'Non farlo, fermi lo sviluppo di tanti presunti campioni che al primo tiro in porta pensano di valere tanto. Se vedono i tuoi gol, smettono'".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport
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