"Vogliamo acquistare il Torino": presentato il progetto Taurinorum
Un nuovo acquirente per il Torino? "Siamo qui per presentare il nostro progetto: si chiama Taurinorum". A parlare è un gruppo di advisor, che nella lussuosa sede della Console & Partners di Torino (poche palazzine più in là rispetto alla vecchia sede della Juventus) ha presentato oggi un'intenzione - molto vaga per la verità - di acquisizione del Torino. Cifre? Non si dicono ("Ben superiori a quelle ventilate sui giornali", certificano: si parlava di 100 milioni). Nome dell'imprenditore interessato? Top secret. "E noi cosa siamo qui a fare?" si chiedono i tanti giornalisti presenti.
Troppi, rispetto alla capienza della sala. "Scusateci, ma non ci aspettavamo tanti media", dicono. Piuttosto bizzarro, quando si tratta dell'acquisizione di una società di Serie A.
Le tre persone che ci mettono la faccia sono il dottor Pipicella, 27enne rampante advisor con uno studio privato già bene avviato, il dottor Servetti, rappresentante della Console & Partners, e l'avvocato Scalari (da sinistra a destra nelle foto). A parlare è principalmente Pipicella, che spiega: "Presentiamo il progetto Taurinorum al popolo granata. La nostra idea è quella di investire nelle strutture, nel settore giovanile, nel calcio femminile, più in là anche nello stadio. E di coinvolgere anche con una forma di azionariato diffuso, parte curata dal dottor Servetti. Cairo? No, non l'abbiamo ancora sentito. Lo chiameremo oggi".
Dettagli piuttosto fumosi e un modus operandi poco chiaro, non c'è che dire. "Possiamo garantire la comprovata fede granata del nostro cliente. Il progetto prevede un imprenditore leader con affari ramificati in Italia e all'estero, che gravita attorno alla città di Torino. Poi, anche altri investitori". Nessun nome, ripetono: "Patto di riservatezza". Cairo intanto sui social ironizza, dichiara di non voler vendere e soprattutto non ha ancora ricevuto nessuna chiamata. "Anzi, lo invitiamo a chiamarci", dicono. Poi si correggono. La prima apparenza non sembra delle migliori. "Contiamo di uscire allo scoperto in maniera più considerevole entro un paio di giorni, quando capiremo se il presidente del Torino FC è disposto a parlarci o meno". Se no, tutto scoppierà come una bolla di sapone. Senza nomi e cifre. Durante questi 15 anni, diversi imprenditori piuttosto bizzarri si erano presentati in qualche modo alla porta: da un improvvisato Raffaele Ciuccariello, poi scomparso, alla famiglia Tesoro. Ora un nuovo mister X, con più ombre che luci.