Premier League, dal 6 febbraio due cambi in più per colpi alla testa
L’assemblea della Premier League aveva votato no lo scorso dicembre, alla richiesta da parte di alcuni club di aggiungere due sostituzioni in modo permanente ai tre cambi già previsti dal regolamento. Nonostante gli appelli di figure di spicco per il calcio inglese come Guardiola e Klopp, il regolamento non è stato modificato. La Premier League aveva però aperto alla possibilità di poter fare due ulteriori sostituzioni per partita in caso di commozione cerebrale, indicando come possibile data di inizio gennaio 2021.
Oggi, è arrivata l’ufficialità. Tramite un comunicato sul proprio sito, la Premier League ha annunciato che a partire dal 6 febbraio tutte le squadre avranno la possibilità di effettuare due cambi aggiuntivi ai tre previsti dal regolamento per giocatori per i quali viene verificata o sospettata una commozione cerebrale durante la partita. Il primo match al quale si applicheranno queste regole sarà Aston Villa-Everton del 6 febbraio.
Il protocollo, pubblicato dalla IFAB e oggi sottoscritto dalla Premier League, sarà valido per la Premier League, la Fa Cup e i primi due campionati femminili inglesi. Di seguito, il comunicato ufficiale della Premier League: “Le sostituzioni addizionali per commozione cerebrale potranno essere fatte indipendentemente dal numero di sostituzioni che una squadra ha già compiuto. Il nuovo regolamento è il risultato della consultazione fra i nostri club e la IFAB. Il gruppo di esperti in commozioni cerebrali della IFAB ci ha raccomandato di permettere le sostituzioni addizionali per i giocatori con una verificata o sospetta commozione cerebrale”.
Il problema della sicurezza era già stato discusso in seguito al regolamento del calcio scozzese che ha vietato i colpi di testa ai minori di 12 anni. Uno studio dell’Università di Glasgow aveva infatti evidenziato l’elevato rischio di malattie neurodegenerative per i calciatori professionisti, in seguito ai colpi di testa.
Le morti di Jack Charlton e di Nobby Stiles (e la malattia di Bobby Charlton) dopo essere stati diagnosticati di demenza senile avevano sensibilizzato il dibattito pubblico sull’argomento, così la Premier League ha preso nota e ha approvato il nuovo regolamento, diventando il primo campionato al mondo ad adottare questo provvedimento.