Premier, lettera di un calciatore gay: "Vivo un incubo"
"Vivo un incubo. Ho paura che dire la verità renda le cose peggiori”. Parola di un ignoto calciatore della Premier League.
Tramite una lettera anonima, indirizzata alla Federazione inglese e ai tifosi, ha comunicato la sua paura a rendere noto il proprio orientamento sessuale. “Da bambino tutto quello che volevo era fare il calciatore. Alla fine ci sono riuscito, ma c'è qualcosa che mi rende diverso dalla maggior parte dei giocatori di Premier: sono gay”.
Coming-out, ma a metà. “Solo i membri della mia famiglia e un ristretto gruppo di amici sono al corrente della mia sessualità. Non mi sento ancora pronto a condividere questa cosa con i miei compagni di squadra o con il mio allenatore. È complicato”. Secondo l’ignoto calciatore, infatti, il mondo del calcio non sarebbe ancora pronto ad accogliere il suo coming-out. “Spero un giorno di potermi esporre senza problemi. Ora è impossibile. Ci sono ancora troppi pregiudizi”.
I precedenti
Il primo calciatore di fama mondiale a dichiarare pubblicamente la propria omosessualità fu Justin Fashanu (1990). La decisione venne accolta con ostilità, sia dal mondo sportivo che dalla comunità nera britannica. Schernito e deriso anche da suo fratello, nel 1998 Fashanu si suicidò.
Fu il primo a trovare il coraggio di esporsi pubblicamente. Successivamente, al termine della sua carriera calcistica, anche l’ex Lazio Thomas Hitzlsperger ha fatto coming-out (2014). Il suo gesto ha ricevuto gli elogi del governo tedesco: «Nessuno deve avere paura a dichiarare la propria sessualità». Oggi Hitzlsperger ricopre il ruolo di direttore sportivo dello Stoccarda.