La porta della discordia: Polonia U21, così Grabara ha fatto fuori Dragowski

Perché Bartlomiej Dragowski, dopo un 2019 sugli scudi con la maglia dell'Empoli, non è stato convocato per l'Europeo Under 21? Ufficialmente, per infortunio. Ma la versione che arriva dalla Polonia è tutt'altra. Ricca di intrighi, segreti svelati a colpi di tweet e rivincite sportive covate da due anni: sembra un mito greco in chiave moderna, eppure è la lotta per la numero 1 della nazionale di Varsavia.

 

 

I pretendenti sono il portiere di proprietà della Fiorentina e Kamil Grabara, l'attuale titolare nel torneo. Classe '97 il primo, '99 il secondo che è in prestito ai danesi dell'Aarhus dalle giovanili del Liverpool. In Polonia è considerato una promessa ma anche una testa calda e un social-compulsivo. "So di essere il Re autoproclamato di Twitter, ma anche il miglior portiere", cinguettava poche settimane fa (se avete un po' di tempo da perdere, fatevi un giro sul profilo di @Kamil_Grabara1 ben armati di Google traduttore...).

Con un ego del genere, impossibile fare panchina. Quando il ct Dorna decide di puntare tutto su Dragowski per l'Europeo di casa del 2017, Grabara non ha peli sulla lingua: "Io a fare il secondo non vengo". Per la Polonia il torneo sarà un flop, per Kamil una manna dal cielo. Perché il nuovo allenatore diventerà Czeslaw Michniewicz, che gli consegna subito le chiavi della porta. E poi i biancorossi si qualificano a sorpresa per Italia19. Come festeggia Grabara? Su Twitter, naturalmente. Prendendosela con Tomasz Hajto, ex difensore da 62 presenze in nazionale che prima dello spareggio decisivo contro il Portogallo non si era speso in favore dell'U21. Il ragazzino non gradisce: "Non scherzare con il boss".

 

 

Il messaggio arriva fino a Michniewicz, che per riconoscenza nei confronti del gruppo (e del suo numero 1) arrivato fino a Bologna non se la sente di riportare in ballo Dragowski. Nemmeno dopo lo show in Serie A. Il problema è che anche lo stesso Bartlomiej è una primadonna, un po' meno annunciata. A fare la riserva non ci sta nemmeno lui e Grabara lo capisce: "Perché tutti se la stanno prendendo con Dragowski? Voglio ricordare che due anni fa mi sono comportato in maniera molto simile, la sola differenza è che ho spiegato la situazione apertamente. Cambia qualcosa? Assolutamente no. Ognuno è libero di fare le sue scelte".

Tra i pali biancorossi l'aria resta pesante. Eppure, c'è qualcuno che di essere il secondo portiere della baby Polonia è ben contento. Si chiama Tomasz Loska, è l'uomo spogliatoio della squadra di Michniewicz e in patria è un beniamino dei tifosi nonostante giochi nel modesto Gornik Zabrze. Il motivo? Papà Eugeniusz, tastierista e cantante dei B.A.R.: una band di musica tradizionale che nella Slesia dei Loska va fortissimo. In mezzo alla faida dei guantoni polacchi, finalmente una storia da ballare.

 

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