Pisa, Gattuso su Manaj: "La priorità dev'essere il gruppo, l'interpretazione uguale per tutti. Altrimenti si va a giocare al parco con gli amici"

Nuovi tre punti di penalizzazione, classifica più che complicata ed una situazione che anche a livello di singoli, con Manaj al centro della questione, a rendere ancor più difficile il momento nerazzurro. In casa Pisa, prima della sfida contro il Verona nel lunch match di oggi, Rino Gattuso non si è (come sempre) risparmiato su qualche aspetto negativo non particolarmente gradito, risultando duro soprattutto nei confronti dell'atteggiamento mostrato dall'attaccante ex Pescara: caso rientrato, seppur punito con la mancata convocazione del giocatore, del quale l'allenatore ha voluto parlare così ai microfoni di Sky Sport. "Manaj? Devo gestire 24 giocatori. Non mi piace la parola "Io", ma la parola "Noi". Siamo in un momento importante, dell'individuo non mi interessa nulla. Non porto rancore perchè ho bisogno di tutti e la priorità è il gruppo: l'interpretazione deve essere uguale per tutti, altrimenti si va a giocare al parco con gli amici. Quando si indossa una maglia importante si devono avere regole precise per fare ciò che si prepara durante la settimana".

Sulla delicata situazione in classifica, poi: "Non dobbiamo mollare niente. Giocheremo sei partite in casa e quattro fuori: abbiamo il dovere di crederci. I punti che abbiamo fatto sono tanti per le difficoltà che abbiamo avuto: paghiamo i sacrifici che abbiamo fatto, tanti di questi ragazzi non hanno una preparazione. La squadra è viva e crede in quello che si fa: quando dico che la priorità è il gruppo è perchè mi ha dimostrato che non molla mai di una virgola".

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