Piovaccari e i suoi fratelli: ecco tutti gli italiani... di Cina
Italians do it better… anche in Cina. Eh sì, perché dopo Cannavaro, Lippi, Pellè e Fabio Capello arriva anche Federico Piovaccarri. Professione? Attaccante. Uno di quelli di tosti in mezzo all’area. E accanto al ruolo bisogna aggiungere anche una definizione: “giramondo”. Proprio così, perché dopo Romania (Steaua), Spagna (Eibar, Cordoba) e Australia (Western Sydney), sbarca in Cina: c’è la firma con lo Zhejiang Yiteng, squadra di seconda divisione, pronto a proseguire una tradizione tutta italiana lungo la Muraglia. Prima di lui, infatti, altri cinque giocatori nostrani avevano tentato un’avventura in Cina: il primo fu Damiano Tommasi, che a 35 anni lasciò il QPR per trasferirsi al Tianjin Teda (da non confondere col Quanjian di Cannavaro). Inoltre, nel 2011, l’ex Roma ha pubblicato anche un libro chiamato “Mal di Cina”. Appunti di viaggio e riflessioni. Dopo Tommasi, tocca a Fabio Firmani, ex centrocampista della Lazio che nel 2009 ha chiuso la carriera con lo Shaanxi Renhe (18 presenze e 2 reti). Senza contare Alessandro Diamanti – campione di Cina con Lippi allenatore - e Alberto Gilardino, 5 gol col Guangzhou Evergrande prima del ritorno alla Fiorentina. L’ultimo in ordine di tempo è stato Graziano Pellè, volato allo Shandong Luneng per 15 milioni l’anno. Oggi è ancora lì. “Allenatori ne abbiamo?”. Vari: oltre a Marcello Lippi (allenatore della Nazionale ed ex leggenda col Guangzhou), Fabio Cannavaro (Tianjin Quanjian) e Fabio Capello (appena arrivato allo Jiangsu Suning, il cui coordinatore resta l’ex ds della Roma Walter Sabatini), ci sono stati anche Beppe Materazzi (iprimo allenatore italiano in Cina, nel 2003 al Tianjin Teda), Ciro Ferrara (ex Wuhan Zall) e Zaccheroni (9 partite col Beijing Guoan nel 2016).