Pessina: "Mentre vedevamo le follie della guerra, Malinovskyi e Miranchuk si sono abbracciati"

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Parlare solo di calcio, in questo periodo, è impossibile per chiunque. La situazione in Ucraina ci tiene con la testa sempre lì. A guardare immagini surreali, sperando nella fine del conflitto. Ed è proprio in un momento così difficile, con una guerra aperta, che sentire belle parole e bei racconti è ossigeno puro. Lo ha fatto nel postpartita De Roon (CLICCA QUI per leggere le sue dichiarazioni), ma nel pomeriggio era stato protagonista anche Matteo Pessina, con un post pubblicato sul suo profilo Instagram.

 

 

Pubblicando due foto di lui con Malinoskyi (suo compagno ucraino) e con Miranchuk (russo), Pessina ha scritto questo testo come didascalia: "Sarà banale sentire un calciatore dire “no alla guerra”. Sarà banale sentirgli dire che la guerra è sbagliata, sempre. Ma se fosse davvero così banale non saremmo qui, nel 2022, a ribadirlo tutti insieme. Ci penso da giorni ma non riesco a darmi una risposta: come può accadere dopo le sofferenze provate negli ultimi due anni?"
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L'abbraccio tra Malinovskyi e Miranchuk

Poi il testo prosegue: "Nel nostro spogliatoio i due popoli coinvolti in guerra hanno i volti di Ruslan e Aleksey. “Mali” un ragazzo introverso, disponibile e con un carattere forte. “Mira” un ragazzo semplice, forse il più buono che conosca, timido e con passioni molto simili alle mie. L’altro giorno, mentre la follia della guerra metteva contro Russia e Ucraina, loro a Zingonia si sono abbracciati. E noi ci siamo stretti a loro e continueremo a farlo in questo momento difficile come una grande famiglia.

 

 

Il post di Pessina si chiude così: "Questo è il calcio che unisce ciò che la follia umana prova a dividere. Stop alla guerra in Ucraina!". Leggere certe parole fa bene al cuore. 

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