Pescara, Sebastiani: "Zeman ha liberato la testa dei giocatori. Salvezza? Ora rispettiamo il campionato"

Una nuova scossa, un nuovo campionato iniziato ieri dopo il 5-0 rifilato al Genoa. Il Pescara di Zeman guarda avanti, verso un campionato da rimettere in sesto e una salvezza in cui credere fino a quando la matematica non dirà il contrario. Quella di ieri all'Adriatico è sembrata una squadra diversa, certamente più motivata. Ma, assicura il presidente biancazzurro Sebastiani, intervenuto a Radio Rai 1, i giocatori sicuramente non remavano contro Massimo Oddo, la cui esperienza si è conclusa qualche giorno fa: "No, basta vedere la partita che abbiamo fatto a Palermo. Le squadre che giocano contro l'allenatore è un luogo comune a cui non credo, i giocatori sanno che se fanno male in campo vanno contro i loro interessi. Abbiamo una squadra giovane con giocatori importanti che hanno un futuro, e che se fanno male in campo rovinano il loro futuro. Sicuramente quando i risultati non arrivano, quando cerchi di seguire ciò che il mister ti dice, cominci a scoraggiarti e tutto il resto è una conseguenza. A un certo punto scatta qualcosa di diverso nella testa dei giocatori. Di certo Zeman ha dato qualcosa sul campo ma soprattutto è riuscito a liberare la testa dei ragazzi. Non sarà un gruppo da primi posti ma non da retrocessione, anche per i tanti punti lasciati per strada. E' chiaro che si sia perso entusiasmo. Capita quando fai tutto ciò che chiede il tuo mister, senza ottenere risultati".

Quando parla di possibilità di salvezza, Sebastiani è determinato: "Intanto noi rispettiamo il campionato, il che vuol dire crederci fin quando non saremo condannati dalla matematica. E' vero che la serie A è divisa in tre tronconi, frutto di un sistema di ripartizioni che fa danni. Da ieri abbiamo iniziato una nuova stagione, anche grazie al recupero di molti giocatori. Le minacce? Non mi piego a certi discorsi. Preferisco farmi da parte che trattare col diavolo".

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