Paulo Sousa: "La mia Polonia: speranza, fede e calcio offensivo"
L'avventura di Paulo Sousa dopo l'ufficialità come nuovo ct della Polonia è iniziata oggi con la sua prima conferenza stampa. Le sue prime parole trasudano ambizione e voglia di fare bene: "La Polonia è un paese pieno di fede che non si arrende mai. Vogliamo costruire una squadra con fede, speranza e convinzione che vinceremo. La speranza e la fiducia possono permetterci di creare una grande squadra nazionale per raggiungere i successi insieme".
L'ex allenatore della Fiorentina si è presentato subito carico: "Lavorare con la nazionale è completamente diverso che lavorare con il club. Abbiamo molto meno tempo, dobbiamo allenarci molto duramente e tra due mesi le partite avranno in palio punti. Dobbiamo cercare di vincere da subito e io mi fido delle qualità dei giocatori". Sui possibili convocati ha delle idee: "Ho già un elenco di 40-45 giocatori che voglio incontrare per parlare".
Paulo Sousa ha anche spiegato quale sarà il suo approccio al lavoro: "Durante gli allenamenti cerco di ricreare quello che potrebbe accadere in campo. Dobbiamo concentrarci su intensità e velocità, altrimenti non faremo un passo avanti. Ci concentreremo sicuramente anche sui calci piazzati, così da essere pronti a sorprendere gli avversari in partita". E sull'approccio tattico ha già idee chiare: "Vogliamo avere la palla il più spesso possibile. Abbiamo giocatori di prim'ordine, quindi vogliamo giocare in modo offensivo".
A proposito dei giocatori. La prima domanda su un singolo non poteva che essere su Robert Lewandowski: "Volevo vedere la passione e l'impegno nei suoi occhi ed è esattamente quello che ho visto. Robert non è solo il miglior giocatore del mondo, ma anche un vero leader. La nazionale è una squadra speciale in cui puoi mostrare rispetto e amore per il tuo paese. E sono felice di aver visto questi sentimenti in Robert". Idee chiare anche sul capitolo portiere, ma Paulo Sousa ha spiegato che rivelerà pubblicamente il titolare solamente dopo aver parlato con i diretti interessati.
Altro giocatore sul quale sono state fatte domande al nuovo ct della Polonia è Piotr Zieliński: "Al momento non posso dire molto, perché non ho ancora incontrato personalmente Piotr e non abbiamo mai avuto l'opportunità di lavorare insieme. Tuttavia, vogliamo avere molti leader nella squadra che avranno grande entusiasmo e passione, che crederanno nella vittoria".
In conclusione il nuovo ct della Polonia ha raccontato cosa ha fatto nei suoi primi giorni e come sta organizzando lo staff: "Il presidente Zbigniew Boniek mi ha dato mano libera nella scelta del personale e oltre ai miei collaboratori vorrei chiedere l'aiuto a chi c'è già nelle giovanili. C'è un analista nel mio staff, ma ovviamente collaboreremo ancora con Hubert Małowiejski. Ha una vasta conoscenza dei giocatori della nazionale polacca e noi vogliamo approfittarne".