Un gol "vicino casa". Bastoni non si ferma più

Da Casalmaggiore lo stadio Tardini dista circa 15 minuti. Alessandro e papà Nicola ci vanno spesso. Il Parma li emoziona. Il piccolo Ale, che nel frattempo gioca nel settore giovanile dell'Atalanta, sogna di indossare la maglia dell'Inter. Vera passione di casa Bastoni. E di giocare a San Siro. Oggi impara da Conte, divide il reparto con De Vrij e Skriniar e ha tolto il posto a colleghi esperti come Godin, Ranocchia e D'Ambrosio. Desideri avverati. 

Al Tardini da spettatore a protagonista

Alessandro Bastoni è diventato grande. Vent'anni, carattere forte ed esperienza da vendere. Per la partita con il Parma è tornato vicino casa. Quello stadio lo conosce bene: dalle tribune al campo. E ha deciso la sfida con un colpo di testa all'87'. 2-1 per i nerazzurri il risultato finale. Bacio alla maglia per esultare. Questo è il suo secondo gol con l'inter. Aveva già segnato contro il Lecce lo scorso gennaio. Di testa ed entrando dalla panchina, esattamente come stasera. 

Dopo le due partite da titolare contro Sampdoria e Sassuolo, Conte ha preferito farlo rifiatare. Poi al 73' il cambio vincente con Godin che ha cambiato la gara. "Mi piace pensare che il mio arrivo al Parma facesse parte del mio destino", ci aveva raccontato Bastoni nel 2018. Testa sulle spalle e sani valori. Da piccolo raccoglieva i pomodori nell'orto dei nonni e imparava a memoria l'album delle figurine. Il calcio è sempre stato la sua vita. 

Un gol al passato. Bastoni ha vestito la maglia gialloblù nella scorsa stagione. Gioca in A dal 2017, quando ha esordito con l'Atalanta di Gasperini. In due anni è cresciuto e si è messo in mostra. Solidità e buone prestazioni. E' arrivato all'Inter, esattamente dove voleva. Ha vent'anni e sogna l'esordio in Nazionale. Questione di tempo. La strada è quella giusta. 

 

 

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