Carattere, consapevolezza e continuità: Man fa volare il Parma

"Chi ben comincia è a metà dell'opera". Iniziare con dedizione è la chiave del successo e questo detto Man sembra proprio averlo preso in parola. Dopo alcune stagioni di alti e bassi, dovuti soprattutto agli infortuni, sembra aver trovato la continuità necessaria per poter diventare grande insieme al Parma. Il suo è stato un acquisto record fatto da Kyle Krause nel gennaio del 2021, quello della retrocessione, e poi è sempre rimasto sposando la causa gialloblù. Sei gol è il suo miglior bottino in Italia e quest'anno, con la rete al Como, è già a quota 3 (quattro contando anche la Coppa Italia). Una metà perfetta per lanciare il Parma sempre più in vetta alla classifica di Serie B, in attesa delle altre partite.

Man e il fattore C: consapevolezza, continuità e carattere

Una rete, quella di Man, bella per costruzione e idea. Uno schema da calcio piazzato in cui il rumeno è riuscito a scambiare il pallone con Benedyczak e poi infilare Semper da posizione defilata. La corsa liberatoria e poi l'esultanza alla bandierina con lo sguardo fisso verso la Curva Nord per raccogliere cori e applausi. Man ha iniziato la nuova stagione con un piglio diverso, nonostante un piccolo problema fisico gli abbia fatto saltare tre gare (Cittadella, Pisa e Reggiana).

Una consapevolezza importante per lui e per Pecchia, sempre utilizzato dal primo minuto (tranne in un'occasione) perché garantisce qualità, dribbling ed è entrato bene nei meccanismi del Parma. L'esterno classe '98 è alla ricerca della continuità e, piano piano, la sta trovando nella sua terza stagione (e mezza) in maglia gialloblù. Segnali di Man: lo aspettavano i tifosi, lo aspettava lo stesso Parma che ha creduto in lui investendo tanto per strapparlo allo Steaua Bucarest. Critiche e infortuni non l'hanno mai abbattuto e ha dimostrato di avere la testa giusta per superare gli ostacoli e il carattere adatto per prendersi la scena.

Dalla Transilvania a Parma: la storia di Man

Il Parma ha guardato lontano quando ha deciso di prendere Dennis Man. A scendere in campo è stato il presidente Kyle Krause in persona per trattare con Becali, il numero uno dello Steaua Bucarest: 12 milioni più 3 di bonus per strappare il sì finale. Prima dei gialloblù, però, sull'esterno rumeno era piombato il Manchester City. Un provino non andato a buon fine e un volo di rientro per la Transilvania. Le qualità, però, sono sotto gli occhi di tutti e a convincere l'allora ds Carli a prenderlo per portarlo in Italia è stato Adrian Mutu.

Lui l'ha allenato in U21, l'ha conosciuto sin da ragazzo e sa cosa può dargli una piazza come Parma per crescere e migliorare. Il resto è una storia scritta su più capitoli: l'arrivo e la retrocessione, la voglia di restare, gli infortuni e la rinascita con Pecchia. Esterno mancino impiegato a piede invertito per permettegli di poter essere letale entrando dentro al campo. Bravo negli inserimenti e nello sfruttare gli spazi lasciati liberi dalla punta: è successo a Catanzaro e poi ancora a Cremona (suo il gol decisivo per il 2 a 1 finale). Un Man ritrovato, aspettato e finalmente sbocciato: ora tocca a lui continuare su questa strada per trovare la definitiva consacrazione. 

Credit foto copertina: Parma Calcio 1913

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