Paratici: "Vogliamo tenere Kane. Pogba alla Juve? Molto difficile"

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Ospite a "Calciomercato l'Originale" è Fabio Paratici, neo direttore sportivo del Tottenham e dirigente della Juventus nelle ultime 10 stagioni. E' stata l'occasione per parlare di passato, presente e futuro: ecco cosa ha raccontato Paratici ai microfoni di Sky Sport.

Paratici a Calciomercato l'Originale: le sue dichiarazioni LIVE

 

 

23.03 - "Italia-Inghilterra in finale? Mi andrebbe male in ogni caso. Non so come reagirebbero i miei colleghi se vincesse l'Italia, sono qui da appena 10 giorni. Kane? Si è sbloccato agli Europei appena sono atterrato a Londra. E' un grandissimo calciatore, non vedo l'ora di vederlo all'opera. Kane sul mercato? L'obiettivo del club è tenerlo, sono stato molto fortunato in questi anni a vedere grandi calciatori e in questo momento Kane è uno dei migliori attaccanti del mondo. E' un giocatore speciale".

 

 

23.14 - "Italia-Spagna? Si affrontano due grandissimi allenatori come Mancini e Luis Enrique. Sarà una partita tattica, secondo me rispetto a loro l'Italia ha qualche certezza in più. Noi stiamo giocando molto bene e abbiamo più solidità in qualche calciatore".

 

 

23.20 - "Berardi è stato molto vicino alla Juventus, ma sono felice per lui perchè siamo stati in contatto per tre anni. Abbiamo cominciato a trattarlo dopo poche partite, è un grande talento e sarebbe stato un peccato non poterlo mostrare a livello internazionale. Sono felice per lui. Chiesa? Non sempre va tutto bene e il giudizio della gente può sempre cambiare, è giusto così. Noi siamo sempre stati molto convinti di lui, un ragazzo con grande qualità e soprattutto un carattere pazzesco. La sua dote principale è la tenacia e la voglia di migliorare ogni giorno".

23.23 - "Pogba alla Juventus? Noi siamo sempre molto affezionati ai calciatori che abbiamo avuto. Paul è arrivato a 18 anni, è cresciuto con noi ed è stata una grandissima soddisfazione vederlo avere successo. Questo affetto fa parte della relazione che c'è sempre tra Pogba e la Juventus. Detto questo, credo sia molto difficile, non c'è mai stato un momento in cui siamo stati vicini a riprenderlo".

 

 

23.38 - "Stamattina è entrato in camera mia un medico per farmi il tampone e pensando che fossi inglese mi ha abbracciato. Gli ho spiegato che sono italiano, ma qui c'è un grande entusiasmo per questa nazionale".

23.39 - "In Inghilterra c'è la cultura di investire in centri sportivi e stadi di proprietà. Il centro del Tottenham è enorme, tutto curato nei minimi dettagli, è veramente un posto meraviglioso dove la gente vive la giornata con il piacere di lavorare. Si lavora con grande serenità ed entusiasmo, veramente bello".

23.40 - "Scelta dell'allenatore del Tottenham? Abbiamo parlato come si fa sempre con alcuni allenatori e avendo colloqui con loro abbiamo scelto Nuno Espirito Santo. E' un allenatore che ha una grandissima esperienza in Inghilterra, ha fatto quattro anni splendidi con il Wolverhampton. Abbiamo deciso per questa soluzione. Conte? Abbiamo parlato con lui, ma quando si sceglie non si parla solo con un allenatore. Si cerca di capire la scelta migliore, l'energia che hanno in quel momento e poi si fanno delle valutazioni. Gattuso? E' successo quello che ho detto, abbiamo parlato con lui e al di là di tutto eravamo solo ai colloqui. Si è corso un po' troppo nel dire che era fatta, anche con Fonseca. In Italia il contatto è già una chiusura, mentre qui si vive con molta più tranquillità".

 

 

23.44 - Com'è nata la scelta del Tottenham? Conosco da tanti anni il presidente, che negli ultimi 20 anni ha costruito un Tottenham incredibile. Da 15 anni giocano le coppe europee, spesso la Champions League. Ho sempre avuto grande stima reciproca con il presidente e quando mi ha prospettato questa opportunità, sono stato molto felice. La Premier è sempre stato uno dei miei sogni, lavorare in questo tipo di ambiente è un'esperienza nuova che penso mi completi molto, sia a livello professionale che umano. E' un grandissimo club, sono molto felice".

23.45 - "La fine del mio rapporto con la Juventus? Non è cambiato nulla, sono stati 11 anni meravigliosi, che nel mondo del calcio sono un'enormità. Mi porto tantissimi ricordi, è stata un'esperienza meravigliosa e credo sia stato giusto cambiare così. Senza il caso Suarez saresti ancora alla Juventus? Sono cose che succedono, ci sono delle indagini in corso che accerteranno la situazione. Piano piano le cose si stanno chiarendo, sono molto tranquillo in questo senso e non credo che abbia inciso. E' un dispiacere personale vivere queste situazioni, ma quando hai certi ruoli può capitare. Sono contento che si stia chiarendo. Se fossi rimasto sarebbe tornato Allegri? Non lo so, avevo già parlato con Agnelli e non avevo pensato alla programmazione. Devo solo ringraziare Allegri per i cinque anni che abbiamo vissuto insieme. Lo stimo moltissimo come persona e come allenatore, è veramente molto intelligente. Abbiamo vinto tantissimi titoli insieme, devo solo ringraziarlo".

23.56 - Avrei preso Donnarumma alla Juventus? Sono il direttore sportivo del Tottenham, è un bravissimo portiere, al momento il miglior giovane al mondo. Qui in Inghilterra non ho mai provato a prenderlo".

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