Panchina Milan, da Rangnick all'idea Emery: il punto

In un periodo particolare per il calcio non solo italiano, ma internazionale, il Milan prosegue le sue valutazioni sul profilo a cui affidare la propria panchina nella prossima stagione. Stefano Pioli non ha al momento avuto modo di approfondire il proprio futuro con la dirigenza rossonera, per questo motivo la sua conferma perde sempre più quota e difficilmente riuscirà a difendere il proprio posto dopo l'estate. 

Nodo budget per Rangnick

Sul taccuino di Gazidis resta sempre il nome di Ralf Rangnick (QUI il suo profilo), con cui negli ultimi giorni sono proseguiti i contatti via conference call. L'ostacolo principale riguarda il budget che sarà messo a disposizione dell'allenatore tedesco, che ne pretende il controllo e la responsabilità. Sarà fondamentale, non appena ne sarà possibile, un confronto diretto tra le parti, per provare a definire i dettagli della nuova intesa. 

Altri nomi in lista

Rangnick non è il solo candidato alla panchina del Milan, la dirigenza ha sondato negli ultimi giorni anche l'entourage di Marcelino, in corsa per allenare la società rossonera dopo l'esonero di Giampaolo. Il manager spagnolo era stato contattato, ma decise di non accettare la proposta considerando la recente rottura con il Valencia. Il suo nome resta però sul taccuino di Gazidis insieme a quello di Unai Emery, altro profilo importante e di livello internazionale su cui il Milan potrebbe puntare.

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