Palermo, Vitiello: "Partiamo da ultimi, ma vogliamo ribaltare i pronostici"

Capitano di una nave che non vuole affondare. Roberto Vitiello non accetta lo scetticismo che si respira attorno al Palermo, soprattutto dopo la sconfitta all’esordio in campionato contro il Sassuolo. Un k.o. forse prevedibile, ma nel quale i rosanero hanno avuto il pregio di tener testa ad una delle squadre più in forma dell’intera Serie A, andando sotto solamente su calcio di rigore: “⁠⁠⁠Per me è stata una parta di grande sacrificio - ammette Vitiello - trovavamo una squadra in condizione e tra le più rodate del campionato. Ci hanno messo un po' alle corde, ma abbiamo concesso il giusto. È pur sempre una squadra che crea tantissimo e siamo andati sotto solo nel l'episodio del rigore. Nella ripresa abbiamo alzato il baricentro, ma abbiamo dimostrato di saper soffrire”. Un po’ come lo scorso anno, quando il Palermo ottenne la salvezza all’ultima giornata. È da quello spirito che vuole ripartire Vitiello: "Partiamo da un finale di stagione come quello passato e sappiamo che ci sarà da soffrire, ne verremo fuori solo giocando da squadra senza mai disunirci. Da questo punto di vista, d’altronde, non si può rimproverare nulla alla squadra”.

Parole da leader, oltre che da capitano, ruolo che gli è stato assegnato formalmente con la fascia ereditata da Stefano Sorrentino: "È un compito che mi riempie di orgoglio, è un onore. Cercherò di dare il massimo e posso solo ringraziare il presidente, la società, l’allenatore e la squadra per la fiducia. Un grazie va anche ai compagni più esperti che mi aiutano nella gestione del gruppo”. D’altronde, con una squadra così giovane, è importante riuscire a far quadrato tra i senatori, per far crescere al meglio i tanti ragazzi chiamati ad un’impresa difficile. Tra questi Josip Posavec, che ha dimostrato sicurezza tra i pali, e che alle spalle della difesa ha dato sfoggio di grande personalità: "Posavec ha già alle spalle un anno di esperienza con un maestro come Sorrentino, poi ha Sicignano che è un ottimo preparatore. In queste partite è cresciuto tanto e noi ci fidiamo di lui”.

Fiducia, dunque. Sembra quasi una parola d’ordine, non soltanto per la squadra. Fiducia anche per una dirigenza che si sta muovendo in questi ultimi giorni di mercato per rinforzare un organico ancora incompleto. Sull’argomento mercato, però, Vitiello preferisce andare oltre: "Meglio di me ci sono gli addetti ai lavori. Il presidente, l'allenatore e il direttore sportivo hanno detto che la squadra va completata. Se arriva qualcuno ben venga, ma per rispetto di tutti i miei compagni non penso sia bello parlare di mercato”. Meglio parlare del campionato, e delle aspettative positive che in pochi nutrono nei confronti di Vitiello e compagni: "Non fa piacere essere considerati gli ultimi della classe - conclude il capitano del Palermo - però vogliamo ribaltare questa opinione sul campo. Partiamo da ultimi, è vero, ma siamo qui per ribaltare i pronostici”.

di Benedetto Giardina

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