Palermo, Vazquez: "Juve, Milan e Inter? Vedremo a giugno"
Obiettivo Euro 2016, ma prima viene la salvezza del Palermo. Franco Vazquez ha le idee chiare sul futuro immediato. Resterà invece da capire quale sarà la sua prossima destinazione: si deciderà d'estate. Intanto il suo amico Dybala è definitivamente esploso a Torino: "Paulo è giovane e ha un talento incredibile - dichiara Vazquez nel corso di un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport - per questo si è imposto subito: non mi stupisce affatto e sono felice per lui. Gli voglio bene. Io intanto devo salvare il Palermo, poi certo mi piacerebbe un giorno tornare a giocare accanto a Paulo, insieme qui a Palermo abbiamo fatto grandi cose partendo dalla B: ero fuori lista e fui ripescato da Iachini, lui veniva da un grave infortunio. Champions? Non posso permettermi sogni in questa fase: sono concentrato per raggiungere prima possibile la salvezza , non mi sfiora nemmeno l’idea di poter tornare in Argentina da papà Oscar e da mamma Marina". La speranza, invece, è di far parte dei 23 di Euro 2016: "Ma nel mio ruolo tanti in questo momento stanno facendo bene. Io rispetto le scelte di Conte, ma di sicuro vorrei tornare presto a vestire la maglia dell’Italia".
Impatto con il nuovo allenatore: "A Schelotto ho detto solo che Palermo è una città che vive di calcio, molto simile a tante città dell’Argentina. Ma lui non ha bisogno di molti consigli, anche se io sto qui da tempo, a Palermo sono maturato e di cose potrei dirne. E’ un leader, vuole lasciare il segno. Lui e il suo staff hanno usato le parole giuste prima della sfida con l’Udinese. Con Mijatovic non ho invece avuto ancora l’opportunità di parlare. Autogestione? Dico solo che è stato un momento molto brutto, ma rimane tutto lì. Io posso solo fare gli auguri a Ballardini, che per me ha speso sempre belle parole, come quando ha detto che sono pronto per il grande salto. Futuro? Salviamo il Palermo, poi si vedrà. Col presidente ho un ottimo rapporto e lo ringrazierò sempre perché è quello che ha sempre avuto più fiducia in me. Non so che cosa succederà a giugno, non posso decidere io di andare alla Juve al Milan, all’Inter o altre squadre che lottano per obiettivi più importanti".
Prossimo obiettivo sfatare il tabù Carpi: "Siamo abituati ormai a queste gare secche, Verona deve essere l’esempio. Speriamo di riuscire a batterli sabato, non è una partita decisiva ma di sicuro molto importante. Far gol è sempre bello, ma davvero quello che conta adesso e per il futuro è vincere a prescindere da chi fa gol". Vazquez indica anche il suo erede: "Io dico Quaison, per me è veramente forte, deve convincersene anche lui. Ha un’ottima visione di gioco e una forza eccezionale".
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