Palermo, i tre giorni della rinascita
Esaltarsi nelle difficoltà. La chiave per molte squadra, in questo caso per il Palermo. La formazione rosanero ha vissuto una settimana tra diversi problemi. Prima il pareggio in 9 contro 11 a Catanzaro, poi la turbolenta vigilia del derby. Tutto è iniziato lunedì mattina, quando sono arrivati i risultati dei tamponi prima del match contro il Catania. Di nuovo sei positivi che, nel giro di qualche ora, diventano sette.
Complici già cinque giocatori fuori per lo stesso problema, più gli squalificati Crivello e Broh, l'allenatore Boscaglia si ritrova ad affrontare la sfida contro il Catania con solo undici giocatori ed il giovane portiere Marco Matranga, classe 2002, unico calciatore sedeva in panchina.
Da quella sera, da quel pareggio per 1-1, per il Palermo c'è stata una svolta. E la dimostrazione è arrivata questo pomeriggio, a Castellammare di Stabia, dove i rosanero hanno vinto per 2-1 contro la Juve Stabia. Prima vittoria stagionale e ultimo posto in classifica abbandonato.
La giornata delle prime volte con le reti del palermitano doc Saraniti (uscito dopo mezz'ora per un problema fisico) e dell'ex Bari Floriano, entrambi alla prima marcatura stagionale. Stavolta Boscaglia ha potuto contare su 18 giocatori, ma soprattutto si è visto lo stesso spirito e lo stesso atteggiamento del derby.
D'altronde lo stesso allenatore, già alla vigilia del match di lunedì scorso, aveva detto che il campionato del Palermo sarebbe iniziato dal derby: da quel giorno sono arrivati quattro punti su sei. E adesso i rosanero avranno un lungo tour de force tra le mura amiche, con cinque partite consecutive al "Renzo Barbera" in 18 giorni: Paganese, Potenza, Turris, Monopoli e Viterbese. L'occasione per rilanciare le ambizioni di quello che sembra un nuovo Palermo.