Palermo e il condottiero Baldini: l'ultimo step per il sogno Serie B - VIDEO

Se Silvio Baldini fosse il comandante di una nave, in questo momento vedrebbe il porto vicino. Quella nave si chiama Palermo e l'attracco ha un nome chiaro: Serie B. Manca l'ultimo step ai rosanero per completare il proprio capolavoro nei playoff di Serie C, coronando così il cammino con la promozione. L'ostacolo è lo stesso di sette giorni fa, il Padova, ma sono cambiati contesto e scenario. 

Innanzitutto il Palermo ripartirà dalla vittoria per 1-0 dell'Euganeo con il gol di Floriano dopo 11 minuti. In virtù di ciò, i rosa avranno due risultati su tre a disposizione per approdare in Serie B. A favore dei siciliani ci sarà anche l'ambiente perché si giocherà allo stadio Renzo Barbera, sold-out per la quarta volta consecutiva dopo i match contro Triestina, Virtus Entella e Feralpisalò. Sugli spalti ci saranno più di 34.000 spettatori

 

 

Mercoledì, giorno dell'apertura della vendita libera, c'è stata una vera e propria caccia al biglietto con 240 tagliandi emessi al minuto (29.000 ticket venduti in due ore) e fino a 9.000 utenti al secondo connessi contemporaneamente sul sito dedicato. I risultati sono stati la "pozione" dell'affetto ritrovato, ma tutto ciò porta la firma indelebile di Silvio Baldini. 

 

L'uomo del destino

Era il 2003 quando Baldini allenò il Palermo per la prima volta. Un rapporto interrotto bruscamente con l'allora presidente Maurizio Zamparini per delle frizioni interne. Eppure l'allenatore, nel suo cuore, sapeva che primo o poi sarebbe tornato a guidare la formazione rosanero: "Se oggi sono a Palermo e gioco questa finale è perché per tutti i 18 anni che sono venuto a Santa Rosalia sentivo che sarei ritornato e se sono in finale è grazie al destino - ha raccontato dopo la partita vinta in casa contro la Feralpisalò - Credo che se sono qua dopo 18 anni è anche grazie a Santa Rosalia, perché in questi anni che sono andata a trovarla soltanto lei sa cosa di cosa parlavo".

Già perché Baldini, negli anni, non ha mai rotto il suo legame con la città. Ogni anno, per 18 anni, si è recato al santuario di Santa Rosalia, la padrona della città. E lo ha fatto anche nel 2022 con la famosa "acchianata" (scalata a piedi di Monte Pellegrino fino al santuario) prima dell'inizio dei playoff. Un gesto fortemente voluto dall'allenatore che in questi mesi ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza.

L'importanza del percorso

Baldini ha sempre creduto nella possibilità del Palermo di giocarsi la Serie B, sin dal 24 dicembre 2021 quando prese il posto di Giacomo Filippi. Ha dovuto affrontare momenti difficili, ma poi è arrivata la svolta: 16 risultati utili consecutivi, sei vittorie di fila fuori casa e imbattibilità casalinga che dura da 462 giorni. "L’importante era il percorso, non il risultato - ha ammesso Baldini, mai banale in conferenza stampa - Se sei innamorato del percorso ogni giorno ti migliori, e quando arriva la domenica ti devi misurare per capire dove sei arrivato. Questo hanno fatto i ragazzi, ora si giocano una finale per cui tutto il popolo rosanero ci crede".

AI4 SOCCER, IL VIDEO DI PRESENTAZIONE

L'allenatore è sempre stato schietto e sincero, sia con la squadra all'interno dello spogliatoio che davanti ai microfoni. Una gestione che è piaciuta ai tifosi che anche ieri, nell'ultimo incitamento alla squadra prima della finale, cantavano "Baldini uno di noi" di fronte all'allenatore, visibilmente commosso. Lui ha risposto parlando della metamorfosi del bruco in farfalla, come accaduto al Palermo in questi mesi. Adesso serve l'ultimo passo per spiccare il volo

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