Palermo, un modello virtuoso che ha attirato nuovi investitori

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Una società sana con basi solide e prospettive rosee. Questo troveranno i nuovi investitori che entreranno a far parte del Palermo. Ormai da un anno la società rosanero è alla ricerca di potenziali acquirenti che possano raccogliere il testimone al termine del progetto triennale della Hera Hora, iniziato dopo il fallimento nell'estate 2019.

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Un processo virtuoso di tre anni che ha attirato investitori da tutto il mondo, in primis il City Football Group dello sceicco Mansour bin Zayd Al Nahyan, proprietario del Manchester City e di altri dieci club in giro per il globo. Attualmente è in corso la due diligence tra il Palermo e il City Group, ma quali sono i numeri che le parti stanno analizzando?

 

Il bilancio sportivo ed economico

Bisogna partire da un principio: i nuovi investitori non troveranno né debiti né scheletri nell'armadio. Il Palermo sarà un foglio bianco, sul quale scrivere un nuovo capitolo di storia. Merito della gestione oculata sia sul piano sportivo che amministrativo. Un compito che il presidente Dario Mirri, inizialmente affiancato dal socio Tony Di Piazza, ha affidato a Rinaldo Sagramola (amministratore delegato) e Renzo Castagnini (direttore sportivo).

 A loro è toccato un duro lavoro su tutti i fronti. Il Palermo, nell'estate 2019, è rinato dalle proprie ceneri. Sul piano amministrativo, il Palermo aveva appena cinque dipendenti - persone fidate e competenti scelte da Sagramola - rispetto ai 30 della gestione Zamparini.

 

Sul piano sportivo, Castagnini ha costruito una squadra vincente in Serie D in poco tempo e, successivamente, ha allestito una formazione competitiva in Serie C. Il tutto con una notevole sensibilità nei confronti dei giovani, leitmotiv della carriera di Castagnini. Basti pensare a Lorenzo Lucca, "scartato" dal Torino e rinato a Palermo con 13 gol alla prima vera stagione tra i professionisti.

Il bilancio? Il Palermo negli ultimi due campionati ha speso 6 milioni di euro a stagione come costo lavoro (che comprende tutte le persone che gravitano attorno alla prima squadra), molto meno delle dirette concorrenti. Del budget inizialmente stanziato nel 2019, inoltre, è rimasta qualche risorsa.

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