Palermo, si è dimesso Di Piazza: "Vendo la mia quota"

Tony Di Piazza non è più il vicepresidente del Palermo. L'annuncio è arrivato al termine del Consiglio di Amministrazione che si è svolto oggi. L'addio era già nell'aria per alcune divergenze con il presidente Mirri: l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancata conferma di Pergolizzi in panchina.

Palermo, festa senza allenatore: la società saluta Pergolizzi

L'imprenditore italoamericano avrebbe concesso una chance all'allenatore palermitano, artefice della promozione in Serie C, ma la società ha preso una scelta differente. Solo l'ultimo dei problemi, visto che Di Piazza lamentava un'assenza di potere decisionale nonostante sia socio al 40%.

Ragioni che l'italoamericano ha spiegato in una lettera indirizzata ai tifosi: "Mi è stato impedito di dare il mio contributo non venendo mai preventivamente consultato - scrive - Anzi in alcune occasioni apprendendo addirittura dai media l’assunzione di decisioni che sarebbero dovute essere di stretta competenza del Consiglio di amministrazione di cui ero Vice Presidente".

Al momento Di Piazza resterà ancora in società col ruolo di consigliere. Una scelta temporanea, infatti, perché l'ex vicepresidente del Palermo ha annunciato di aver messo in vendita le sue quote: "Valuto possibili interlocutori interessati a rilevare seriamente e consapevolmente la mia partecipazione, assicurando, comunque, che sino alla definizione della mia uscita non farò mancare il mio impegno originariamente previsto".

Questo è solo l'ultimo scossone degli ultimi giorni per il Palermo che già nei giorni scorsi aveva salutato Rosario Pergolizzi, già tornato ad Ascoli. Oggi è arrivata anche la separazione formale con Giovanni Ricciardo, bomber del club in Serie D con 9 gol messi a segno. Nel prossimo campionato non ci sarà lui a guidare l'attacco del Palermo.

di Giovanni Mazzola

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