Palermo, Delio Rossi si (ri)presenta: "Non potevo dire di no"

Una scelta di pancia per un amore mai interrotto. Era il 1° marzo 2011 quando Delio Rossi in una conferenza stampa in un hotel di Palermo salutava la Sicilia con una frase rimasta nella storia del club: "Gli allenatori passano, i giocatori ed i presidenti passano, ma il Palermo resta sempre". Otto anni più tardi le strade della società rosanero e dell'allenatore di Rimini si sono unite di nuovo, in una storia che vede un Palermo in un'altra dimensione rispetto a quella lasciata nel 2011 quando il Palermo lottava per la Champions League e adesso si ritrova a combattere per tornare in Serie A.

"Ho un debito di riconoscenza con questa piazza - esordisce Rossi - Se avessi ragionato razionalmente avrei dovuto dire di no, cosa che avrei fatto con altre squadre ma non con il Palermo". Visibilmente emozionato, Delio Rossi è stato affiancato in conferenza stampa dal presidente Rino Foschi che ha voluto fare il punto sulla questione societaria con Arkus Network tornato prepotentemente in corsa al pari di York Capital: "Non è una cosa semplice, ci pensano gli avvocati - racconta Foschi - York è un grande gruppo, ha messo nel mirino anche la Sampdoria. Con Arkus ci parlano gli avvocati, ho isolato sempre la squadra, oggi siamo in un momento particolare e ho chiesto un aiuto professionale".

Il campo, il motivo per cui Delio Rossi è tornato a Palermo con una chiara scommessa, quella di vincere le quattro partite che mancano da qui alla fine della regular season. Una situazione simile a quella ereditata dal tecnico qualche anno fa a Bologna, dove entrò in corsa a tre giornate dalla fine e vinse i play-off: "Quella volta usai il buon senso - racconta - intervenendo sulla testa dei giocatori e scegliendo chi poteva darmi più garanzie anche dal punto di vista fisico. Ci andò bene".

Oggi il primo allenamento per Foschi che non stravolgerà l'assetto tattico della squadra, ripartendo probabilmente dal 4-3-1-2 con uno tra Falletti e Trajkovski a supporto della coppia d'attacco. Il ritorno a Palermo, però, ha suscitato anche grandi emozioni a partire dal campo di allenamento di Boccadifalco, quella che prima di andar via nel 2011 definì una delle sue tre case in città: "Sono legato anche ai magazzinieri, ai massaggiatori... sono coloro che hanno vissuto 24 ore al giorno con me. Rivederli dopo otto anni, con qualche capello bianco in più e un po' di pancia, fa piacere". Lo stesso piacere vissuto attraverso i messaggi dei giocatori di quel grande Palermo: "Si sono fatti vivi tutti - conclude Delio Rossi - io sono uno che non risponde ai messaggi ma mi ha fatto piacere che a distanza di anni si siano fatti sentire tutti".

Giovanni Mazzola

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