Paganese U15 e un ‘miracolo’ sfiorato: Matrecano pronto al grande salto
Ai giovani insegna il sacrifico, perché senza tanto sudore in allenamento e la testa ben salda sulle spalle – anche e soprattutto fuori dal campo – difficilmente si farà strada. Salvatore Matrecano ha smesso di giocare ormai da anni: è stato uno dei protagonisti del Foggia dei ‘miracoli’, ha giocato tra le altre con Parma, Napoli, Perugia, ha vinto l’Europeo del 1992 con l’Italia U21 allenata all’epoca da Cesare Maldini. Ricordi che appartengono al passato, come le sfide con Van Basten, Batistuta e Roberto Baggio.
Orami da qualche anno è diventato allenatore, una nuova carriera iniziata con successo e dedicata – almeno per il momento – quasi esclusivamente ai giovani, eccezion fatta per la parentesi a Foligno (Serie C) nel 2010 e per due partite alla guida della prima squadra della Paganese (sempre Serie C) nell’estate del 2017 e, prima di presentare le sue dimissioni.
Il calcio dei grandi può aspettare, meglio procedere passo dopo passo a una formazione continua con i giovani. Con risultati da applausi in questi anni: nel maggio del 2017 porta la Berretti della Paganese per la prima volta nella storia ai playoff, nella stagione appena conclusa arriva la vittoria del proprio raggruppamento con l’U15 della Paganese e la finale scudetto persa contro il Piacenza, dopo aver eliminato Monza ed Entella, società sempre molto attente sui giovani.
Un lavoro che non è passato inosservato, tanto che su Salvatore Matrecano – rimasto libero dopo la retrocessione della Paganese – diverse squadre hanno messo gli occhi. Contatti con club di C e B, pronti ad affidargli una squadra del loro settore giovanile, Primavera compresa. Tante proposte sul tavolo, ma nessuna fretta di decidere. Il ‘sì’ arriverà solo alla chiamata giusta, davanti a progetto che maggiormente lo coinvolgerà.