30 anni dalla rabona di Paciocco: la folle "scommessa" che divenne storia. VIDEO

“Spesso in allenamento mi esercitavo calciando i rigori: lo facevo di destro, di sinistro o anche ‘da dietro’”. Sì, la rabona. “Fu una follia, lo so”. Perché una cosa è farla in allenamento o in amichevole, un’altra in una gara ufficiale. Assolutamente da vincere per altro, visto che i punti in palio avevano un peso specifico notevole nella corsa promozione di quella stagione. 13 maggio 1990, stadio Comunale di Reggio Calabria, si gioca Reggina-Triestina, campionato di Serie B.

I calabresi sono in corsa per la promozione in Serie A (che a fine campionato non riusciranno però a conquistare), ma devono vincere per proseguire la rincorsa: il risultato è fermo sull’1-1, ma quando mancano pochi minuti alla fine del match, agli amaranto viene assegnato un calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Ricardo Paciocco, attaccante italo-venezuelano che negli anni precedenti aveva indossato anche le maglie di Milan, Lecce e Pisa.

Una rabona nata per... scommessa

Rewind, nastro riavvolto a una settimana prima. Durante una gara amichevole contro la rappresentativa militare, Paciocco calcia un rigore con la rabona. Bruno Bolchi – allenatore di quella Regginanegli spogliatoi non la prende bene. Nel gesto tecnico vede una mancanza di rispetto nei confronti degli avversari. “No mister, non è così. Io rispetto sempre tutti e se ci sarà l’occasione tirerò in questo modo anche domenica. Sono pronto a scommettere”, la replica dell’attaccante.

Non bastarono le urla di Bolchi...

Una settimana dopo ecco la mano del destino, perché mai come nell'occasione del penalty assegnato agli amaranto il destino entra in gioco per scrivere la storia. Perché, in questo caso, di storia si tratta, visto che nessuno – a distanza di ben 30 anni – ha mai ripetuto in gare ufficiali nei campionati professionistici quanto fatto quel pomeriggio da Paciocco (gol di rabona su rigore, appunto). “Ma si è posizionato per calciare di sinistro?” chiede l’allenatore della Reggina alla sua panchina notando la 'strana' rincorsa. “Mister, Ricardo fa la rabona”, la pronta risposta.

Leggenda narra che Bolchi abbia iniziato a urlare così tanto da rischiare di sentirsi male nel tentativo di dissuadere il suo calciatore, ma Paciocco ormai aveva deciso. Rincorsa, rabona, gol (quello decisivo per il 2-1 finale). “Ci furono 4-5 secondi di silenzio generale, esultavo solo io. Una follia...”, ricorda oggi Paciocco. Un urlo unico nel suo genere che riecheggia ancora oggi, 30 anni dopo quella domenica pomeriggio al Comunale di Reggio Calabria.

Lo speciale sulla rabona di Paciocco

Stene Ali, 43 anni trevigiano freelance dal 2008 con la grande passione per il calcio vintage anni ‘80-‘90 ha realizzato sul suo canale youtube, stenechannel (che conta oltre 10000 iscritti), uno speciale sulla rabona di Paciocco in quella gara tra Reggina e Triestina di 30 anni fa. CLICCA QUI PER VEDERE LA VERSIONE INTEGRALE DELLO SPECIALE. Tra i protagonisti del servizio, ovviamente ‘mr rabona’ Ricardo Paciocco, Fulvio Simonini attaccante della Reggina, l’ex allenatore amaranto Bruno Bolchi  e Maurizio Costantini, ex capitano della Triestina.

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