Crotone, lettera contro il razzismo dopo gli insulti a Ounas
Il Crotone ha ritrovato un sorriso sul campo, dopo aver battuto per 4 a 2 il Torino allo Scida ed aver trovato la vittoria dopo 7 sconfitte consecutive in Serie A. Il nuovo allenatore Serse Cosmi ha portato entusiasmo all’ambiente e ai giocatori, che hanno convinto nella sfida salvezza di domenica.
Protagonista di giornata, insieme a Simy, è stato Ounas, autore di un assist e di uno splendido gol per chiudere la partita nei minuti di recupero. Purtroppo però, dopo la vittoria, l’attaccante algerino è stato bersagliato da alcuni insulti razzisti sui social network.
La lettera
Il club, nella figura del presidente Gianni Vrenna, ha condannato l’episodio tramite un comunicato diffuso dal sito ufficiale: “Adam è qui con noi solo da qualche settimana ma lo abbiamo accolto a braccia aperte, rimanendo affascinati dal suo talento. Lo abbiamo sempre fatto con chiunque, e chi è venuto a Crotone si è sempre portato dietro ricordi importanti: arrivati quasi bambini, ripartiti uomini. La nostra società è una famiglia e da sempre condanniamo gesti che ancora oggi fatichiamo a comprendere. Adam è un professionista, ma anche un ragazzo come tanti: potrebbe essere un giovane delle serie dilettantistiche, un bambino delle nostre scuole calcio o non per forza un calciatore. Il razzismo deve – sempre e comunque – essere condannato in maniera chiara e forte. E non basta parlare del gesto di “pochi isolati”, ognuno deve avere una posizione inequivocabile, soprattutto chi come noi viene preso come esempio da milioni di bambini che sognano vedendo un pallone rotolare. Ounas è un calciatore, ma è soprattutto un ragazzo. A renderlo “diverso” dagli altri è solo il talento”.
Il Crotone ha poi concluso comunicando il pieno supporto all’intenzione di denunciare i responsabili da parte di Ounas: “Tutta la società si schiera compatta al fianco di Adam, che ha già comunicato alle autorità l’intenzione di sporgere querela verso gli autori del deprecabile gesto, e fungere da deterrente affinché simili episodi non si ripetano mai più non solo nei suoi confronti ma in nessuna parte del Mondo”.