Dal Varese a protagonista rossonero: Ossola salva il Milan in Youth League
A pochi mesi dalla finale di Youth League contro l'Olympiakos dello scorso anno, il Milan Primavera si ritrova a lottare con due soli punti in queste prime tre partite nella Champions dei giovani. Pareggio contro il Liverpool, sconfitta a Leverkusen, pareggio contro il Club Brugge. All'ultimo respiro. Sì, perché i belgi hanno mantenuto il vantaggio fino al novantacinquesimo, poi hanno concesso l'1-1 e hanno pure rischiato di subire il raddoppio rossonero. Tutto in due minuti.
L'ha decisa Lorenzo Ossola, classe 2007, subentrato dalla panchina. Il centrocampista rossonero ha trascinato i suoi al pareggio e a recupero pratiacamente scaduto ha sfiorato anche il 2-1. Giocatore di qualità. Piede mancino e grande estro creativo. Raffinato nelle giocate (e nel vestire - è molto appassionato di fashion): a volte sacrifica la semplicità cercando l'eleganza. Ma contro il Bruges ha trovato la giusta concretezza: prima un gol di testa in tuffo, su cross del figlio d'arte Comotto, poi un mancino all'angolo neutralizzato dal portiere De Corte, che gli ha negato la doppietta.
Lombardo e figlio del vivaio, Ossola è cresciuto nel settore giovanile rossonero. Anche se, in realtà, i primi passi li ha mossi al Varese, sua città - è di Brinzio, a undici chilometri dal centro di Varese. Per i biancorossi, sin da bambino è stato - oltre che giocatore dei pulcini - anche raccattapalle, nello stadio che porta il suo stesso cognome.
Ora invece si è caricato il Milan Primavera sulle spalle. Frizzante: il suo ingresso in campo - insieme alla rapidità di Albé sulla fascia - ha dato nuova aria a una partita che sembrava piatta per i rossoneri. Il Bruges era passato in vantaggio con Furo, attaccante di cui in Belgio dicono un gran bene. Ci ha pensato Ossola a rispondere: i compagni lo chiamano Van Gogh. E contro il Bruges ha dipinto un gol che vale un pareggio prezioso.
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