Roberts: “Cultura, tradizione e progettazione: Como ti stupirò”

Sorridente, positivo e grato dell’opportunità. Osian Roberts si è presentato ufficialmente all’Italia e ai tifosi del Como. L’allenatore gallese è stato annunciato dal club lo scorso 20 dicembre dal club biancoblu per prendere il posto di Cesc Fabregas almeno fino al termine della stagione a causa della scadenza della deroga per il patentino dello spagnolo. Roberts è arrivato da poche settimane ma il feeling con la società e l’intera comunità sembrerebbe essere già consolidato, come raccontato ai microfoni di Como TV.

Roberts: “Il pensiero dei giocatori è fondamentale. La Serie B è un campionato tosto”

Un cammino che parte dal New Mexico Chiles, passando per Galles e Crystal Palace: il presente di Osian – o meglio “Ash” come lo chiamano i suoi amici – Roberts è in Italia, sul ramo del lago di Como. Una città suggestiva e un popolo amichevole: “Mi piace passeggiare per Como: le persone mi hanno accolto benissimo. Sono qui per far parte della comunità. Voglio stabilirmi qui per godermi la cultura, la tradizione e la storia di questo territorio”.

I giocatori al centro di tutto: loro sono parte fondamentale del progetto. “È importante che i giocatori credano in quello che facciamo: credo sia fondamentale porre loro delle domande perché so che anche loro hanno ottime idee, solitamente anche migliori degli allenatori”. L’Italia è sempre stata nei pensieri di Osian e il calcio giocato da Capello, ha fatto breccia nel suo cuore: “Mi è sempre piaciuto viaggiare e lavorare in paesi diversi. Sono un grande fan del calcio italiano e del Milan degli anni ’90 di Desailly, Albertini e Baresi. Il campionato italiano è sempre stato uno dei più difficili al mondo”.

Condivisione e passione sono la base di un lavoro fruttuoso: “Qui voglio condividere le mie esperienze passate, le mie idee. Siamo fiduciosi che, con il duro lavoro potremo vivere una buona seconda metà di stagione”.

Dunque, sabato 13 gennaio contro lo Spezia, il Sinigaglia e i suoi tifosi accoglieranno il nuovo allenatore. Un secondo posto da difendere e un obiettivo minimo da centrare, senza porsi limiti. Prima partita del nuovo anno che coincide con un nuovo inizio. Per la comunità e per Osian Roberts.

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