Cordella, un ds italiano per il Vasco da Gama: "Un sogno che si avvera"
Estadio Benito Villamarin, Siviglia. Da una parte il Real Betis, dall’altra il Barcellona. Era il 9 febbraio 2020, Messi e Joaquin scendevano in campo per contendersi i 3 punti in un classico weekend di Liga spagnola. Sugli spalti, lontano dai riflettori, nel frattempo nasceva una splendida favola… di pallone. Di quelle che solo il calcio sa raccontare. “Ero andato a Siviglia per conoscere Leven di persona, per approfondire il suo progetto e capire se ci fossero le condizioni per pensare a una eventuale collaborazione. Era la prima volta che lo incontravo e abbiamo visto la partita insieme”. La “voce narrante” è quella di Fabio Cordella, imprenditore salentino ed ex dirigente dell’Honved Budapest. Da oggi, futuro ds del Vasco da Gama, in seguito al successo elettorale del “suo” presidente Leven Siano.
“Ho conosciuto Siano appena qualche mese fa. Un amico ci ha messo in contatto, convinto che avrei potuto aiutare Leven nel suo programma elettorale – spiega Cordella ai microfoni di gianlucadimarzio.com -. In breve tempo si è creata una grande unità di intenti, così Leven mi ha proposto un ruolo di direttore in caso di vittoria alle elezioni per la presidenza del club”.
Dal 9 febbraio all’8 novembre, da Betis-Barcellona a Barcellona-Betis. Ieri sera, per la prima volta dopo il match di febbraio, Messi e compagni hanno risfidato i biancoverdi... a poche ore dalla vittoria di Siano. “E’ un cerchio che si chiude! – scherza Cordella -. Segni del destino a parte, però, la vittoria è stata schiacciante: con 3200 soci votanti, ben 1555 hanno scelto Siano. E, insieme a Leven, c’erano altri 4 candidati”. I quali, in seguito alla vittoria di Siano, sarebbero pronti a ricorrere per vie giudiziarie con il fine di ripetere le votazioni - già svoltesi fisicamente - via web. "Siamo tranquilli - commenta Cordella -, lo scrutinio parla chiaro: Leven è il nuovo presidente del club".
PROGETTI DI… CALCIOMERCATO
“Adesso arriverà la parte più difficile – spiega ancora Fabio -, dobbiamo rimboccarci le maniche e dal prossimo gennaio saremo definitivamente operativi. La squadra ha ottime basi per fare bene: nessuna rivoluzione, quello che vogliamo è un’evoluzione del Vasco da Gama”. Con una parola d’ordine: internazionalizzazione. “Esatto. Il punto fondamentale di Siano è proprio questo. La crescita e lo sviluppo del club dovranno passare da personaggi esperti e competenti, tanto in campo quanto dietro le quinte. La nostra rosa può contare su numerosi giovani talentuosi – Talles Magno su tutti, classe 2002 nel mirino dei top club europei. Ora ci serve qualcuno che li aiuti a fare già con la maglia del Vasco il tanto atteso salto di qualità”.
Idee chiare in ottica calciomercato, ma anche guardando al nuovo allenatore: “Affideremo la panchina a un tecnico europeo, oppure ad un brasiliano che abbia fatto esperienza in Europa”. Via allora alle candidature, con Mancini e Zenga (attualmente senza squadra) che hanno supportato pubblicamente la campagna di Siano nelle scorse settimane.
“LA MIA RIVINCITA”
Il nuovo ruolo con il Vasco da Gama rappresenta, per Cordella, la grande occasione che attendeva da tempo. “Ho iniziato la mia carriera nel 2006, dopo una prima esperienza in Africa ho lavorato in Serie C con Lanciano e Treviso. Sono riuscito ad affermarmi all’estero, tra il 2011 e il 2016 ho ottenuto ottimi risultati con l’Honved Budapest eppure, al rientro in Italia, non ho mai avuto l’opportunità di lavorare in club realmente ambiziosi”.
“Ho dovuto aspettare un po’, ma alla fine la giusta chiamata è arrivata di nuovo dall’estero! – scherza Fabio, felicissimo del suo nuovo percorso – Il Vasco è un club glorioso che mi permetterà di lavorare con profili di altissimo livello”.
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