Italia U21, Nunziata: "Nasti non poteva restare: il suo gesto è stato folle"

Alla vigilia di una gara molto importante in ottica qualificazione agli Europei 2025, il commissario tecnico dell'Italia U21 Carmine Nunziata ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita contro la Norvegia. Ma l'ex allenatore della Nazionale U20 si è soffermato anche sul caso Nasti (qui i dettagli) e sulla questione scommesse che sta scuotendo il calcio italiano.

"Rispetto alle solite squadre della Norvegia, questa è meno fisica e più tecnica. Sarà una partita difficile, perché parliamo di una squadra forte e di talento da metà campo in su: dietro, invece, qualche difficoltà ce l'ha. Sarà una partita dura, da giocare al massimo delle nostre possibilità: servirà intensità, soprattutto contro giocatori di qualità, ma l'importante è fare la nostra partita e il nostro calcio", ha detto Nunziata in conferenza stampa alla vigilia di Italia-Norvegia.

Nunziata su Nasti: "Spero che si renda conto della gravità del fatto"

Il CT dell'Italia U21 si è poi soffermato sull'esclusione di Marco Nasti: "Non è stata una bella pagina. Si è trattato di un gesto folle: Nasti non poteva restare in questo gruppo. Ma in questa vicenda voglio trovare una cosa positiva: ci tengo a sottolineare l'attaccamento che ha avuto Ruggeri a voler restare in questa squadra nonostante una frattura al setto nasale".

Ancora Nunziata sull'attaccante del Bari: "Spero che questo episodio sia un messaggio per tutti gli altri. Nasti non è un ragazzo che in altre occasioni ha dimostrato questa follia: la cosa principale è che lui si renda conto della gravità del fatto, poi vedremo se sarà il caso di farlo rientrare. Ci ho parlato subito dopo l'accaduto ed era dispiaciuto. Mi ha telefonato in questi giorni: non è quel tipo di ragazzo, non so cosa gli sia preso ma spero che questo gli serva per migliorare".

Nunziata sul caso scommesse: "Non è una bella pagina per l'Italia"

Infine, Nunziata si è soffermato sui giocatori coinvolti nella vicenda scommesse: "E' normale che si parli di queste cose, non è una bella pagina ritengo che è una malattia e va curata. In questo caso bisogna dare una grossa mano a questi ragazzi e fargli capire certe cose".

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