Il Notts County scrive alla Juve: "116 anni dopo abbiamo bisogno noi di voi"
Era il 1903 quando la Juventus chiese aiuto al Notts County per avere delle maglie più resisitenti e adette al gioco del calcio. I bianconeri fino ad allora vestivano una camicia rosa con un papillon nero o un cravattino, dipendeva da giocatore a giocatore. Ad ogni lavaggio le camice si scolorivano ed ecco allora che fu chiesto all'inglese Savage (tra i membri della società) di cercare nel suo Paese un kit da gioco più consono e resistente all'usura. Savage aveva un amico di Nottingham tifoso del Notts County che chiese alla società di poter inviare alcune maglie da gioco alla Juventus. Il club acconsentì ed aiutò il club torinese.
Oggi 116 anni dopo la storia si ripete, ma a parti invertite. Secondo il Nottingham Post, riportando anche le dichiarazioni rilasciate da Lilian Grenwood, parlamentare labourista di Nottingham, alla BBC, il club sta subendo una forte crisi finanziaria (250.000 sterline di debiti col fisco) e le maglie da gioco non ci sono. In attesa che i nuovi proprietari danesi saldino i debiti si prova dunque a chiedere aiuto a degli amici di vecchia data. "Da quando il Notts ha dato alla Juventus le sue strisce bianche e nere nel 1903 c'è stata una vera storia e affinità tra i club. Con la crisi che si sta verificando e il fatto che i giocatori indossino ancora il vecchio kit, scrivere alla Juventus sembrava una buona idea per vedere se possono dare una mano. Che gesto fantastico sarebbe se, 116 anni dopo, potessero restituire il favore e aiutare il Notts a procurarsi nuove magliette per la prossima stagione. Non c'è nulla di male nel porre la domanda."
Un appello non rimasto inascoltato. La Juventus infatti ha chiesto ad Adidas di intervenire. Adidas, a sua volta, ha contattato il Notts per fornire le maglie ma il club deve rispettare accordi con Puma che, pare, stia comunque intervenendo. Comunque si va verso lieto fine di questa vicenda, almeno per le maglie.